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Penn State University: una nuova applicazione di apple per contrastare la dipendenza da caffè

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Troppi caffè? Ora c'è l'App che ce lo dice

Una nuova "app", ci aiuta a capire se possiamo concederci un altro caffè o è meglio limitare l'assunzione di caffeina
Dopo la fecondazione in vitro, bere un caffè protegge dalle complicanzeUna "app" gratuita per iPhone, iPad e iPod Touch ci avvisa se possiamo ancora bere caffè o se abbiamo già assunto abbastanza caffeina, in modo da non causare disturbi del sonno o nervosismo. Il caffè ci dà lo sprint, e in molti casi è proprio quello che ci vuole. Ma qual è il limite? Quanti caffè possiamo assumere prima di causarci nervosismo o disturbi del sonno?
Gli scienziati americani della Penn State University hanno ideato una "app" per apparecchi Apple chiamata "Caffeine Zone" - che può essere scaricata gratuitamente (con pubblicità) o a pagamento (senza pubblicità) - per aiutare le persone nel determinare fino a che punto sfruttare la caffeina per trarne vantaggio o, al contrario, quando un'assunzione eccessiva può causare disagi.
«Molte persone non capiscono come i livelli di caffeina nel proprio sangue salgano e scendano - spiega Frank Ritter, professore di scienze dell'informazione e tecnologia, psicologia, informatica e ingegneria alla Penn State - E' importante capire l'effetto che la caffeina può avere ai diversi livelli».
Il professor Ritter, insieme al collega Kuo-Chuan(Martin) Yeh, hanno così ideato questa applicazione software dopo aver condotto uno studio revisionale e analizzando i dati, per scoprire come i bevitori di caffè che presentavano da 200 a 400 milligrammi di caffeina nel sangue si trovassero in una "zona" ottimale di prontezza mentale. All'opposto, se si hanno - o non si voglio avere - problemi di sonno la soglia ottimale dovrebbe restare sotto i 100 milligrammi.
I risultati della ricerca, che sono poi sfociati nello studio dell'applicazione, sono stati presentati dai ricercatori al Cognition Augmented

Conference, si legge nel comunicato PSU. I dati raccolti hanno permesso agli scienziati di rilevare come un'assunzione eccessiva di caffeina

in breve tempo possano causare in alcuni soggetti sintomi come nausea e nervosismo. Da qui la necessità, soprattutto per chi lavora, di

mantenere un equilibrio nei livelli di caffeina nel sangue che possono essere d'aiuto o meno.
«Se loro, e altri che bevono il caffè per rimanere svegli, bevono troppo caffè durante un turno [di lavoro], possono avere difficoltà a

dormire - sottolinea Ritter - Così, il giorno dopo, arriveranno a bere ancora più caffè e avranno ancora più difficoltà a dormire».
L'applicazione funziona in base alle informazioni che l'utente fornisce, per determinare quanta caffeina si è assunta o s'intende assumere.

Fondamentale è anche dichiarare quanto velocemente si beve. In base a tutto ciò, l'App fornisce gli strumenti per capire se si può assumere

con relativa tranquillità ancora caffeina o se è il caso di bere una bevanda decaffeinata o miscelata.
L'applicazione è già disponibile su iTunes.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)