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Per battere il caldo: prima regola non bere alcolici

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Per battere il caldo: 1a regola non bere alcolici

Fonte: Ministero della Salute

Titolo originale e autori: Consigli generali per affrontare il gran caldo senza rischi per la salute. Min della Salute, luglio 2012. -


Nel decalogo alimentare stilato dal Ministero della Salute per battere la canicola estiva, intitolato "Consigli generali per affrontare il gran caldo senza rischi per la salute" è stato inserito un passaggio specifico che invita a non assumere alcolici durante i mesi caldi.
Il motivo è molto semplice: mentre d'estate è fondamentale bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno (il decalogo del Ministero raccomanda 2 litri al giorno), le bevande alcoliche esercitano un effetto disidratante estremamente dannoso per il nostro organismo che può danneggiare il sistema cardiocircolatorio portando a complicazioni anche gravi. Effetti sull'organismo che vanno ad aggiungersi a tutti gli altri effetti noti di tossicità dell'alcol sull'uomo.
Le altre regole del decalogo invitano a limitare l'esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo e a ridurre i rischi per le persone più fragili come bambini piccoli, gli anziani e coloro che hanno problemi di salute. In particolare vengono fornite le seguenti indicazioni: uscire di casa nelle ore meno calde, indossare un abbigliamento adeguato, tenere fresco l'ambiente in casa e in ufficio, ridurre l'attività fisica nelle ore più calde, e porre particolare attenzione per le persone a rischio.
Viene inoltre ricordata l'importanza di conservare correttamente i farmaci, controllando in etichetta la temperatura di conservazione e tenendoli lontani da fonti di calore e da irradiazione solare diretta al fine di preservarne l'integrità e l'efficacia. Il decalogo verrà affisso in oltre 60mila spazi pubblici, tra studi medici di famiglia e farmacie, e pubblicato nelle riviste specializzate per operatori del settore, con l'intento di raggiungere circa 4 milioni e mezzo di cittadini.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)