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Perché gli adolescenti sono attratti dalle sostanze

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Perché gli adolescenti sono attratti dalle sostanze.


La ragione è strettamente legata al fatto che tale orientamento permette di rispondere ad una serie di bisogni che tutti gli adolescenti tendono a sentire, e le sostanze psicoattive offrono l'opportunità di gestire questi vissuti in modo immediato e senza alcuna faticosa elaborazione emotiva.

In particolare, potremmo identificare una serie di stati d'animo che ogni adolescente prova e gestisce a seconda delle proprie risorse personali e della propria struttura di personalità: le sostanze psicoattive si inseriscono in questo contesto di cambiamento dell'identità personale, fornendo una risposta o un supporto ai bisogni e ai desideri tipici di molte persone in questa fase dello sviluppo. Non dimentichiamo poi che tali sostanze fanno parte della nostra realtà sociale e culturale, e che ogni persona sviluppa un rapporto tra il proprio modo di essere e questo aspetto della nostra vita quotidiana!

 

Alcune sostanze permettono di gestire le sensazioni di inadeguatezza, disagio e sfiducia che spesso gli adolescenti provano nei momenti di difficoltà dello sviluppo personale, in quanto agiscono sulle emozioni di angoscia e tristezza correlate a tali sensazioni.

Molte sostanze, inoltre, permettono di regolare le emozioni nell'ambito delle intense e contraddittorie oscillazioni emotive così frequenti in questa età; soprattutto offrono una gratificazione istantanea e una possibilità di modulazione rispetto alla rabbia o a sensazioni di sovra-stimolazione, nervosismo, irritabilità. Pensiamo ad esempio all'effetto ansiolitico di alcol e cannabis, o a quelli euforizzanti della cocaina, che possono indurre sensazioni di fiducia, benessere, sicurezza in sé stessi, sia in contesti di gruppo che individuali. In ogni caso ogni sostanza può dare più di un effetto sul sistema nervoso centrale, sia esso sedativo, eccitante, inebriante, allucinogeno, euforizzante o stupefacente. Quello che è importante considerare è il particolare stato emotivo che un adolescente ricerca assumendo una sostanza, in quanto esso è strettamente connesso ai suoi particolari bisogni emotivi, situazionali o cronici.

 

Oltre agli effetti diretti dell'intossicazione, in generale il fatto stesso di utilizzare una sostanza permette ad un adolescente di soddisfare la curiosità e la ricerca di esperienze nuove, sconosciute ed elettrizzanti. Questi elementi svolgono un ruolo considerevole soprattutto in quelle situazioni in cui il ragazzo stia sperimentando un nuovo modo di vedersi in mezzo a persone della cui approvazione non è certo, spesso influenzato da valori di riferimento del gruppo dei pari età che a volte sono in aperta opposizione con le norme genitoriali. In questo senso a volte le sostanze facilitano esperienze di condivisione e appartenenza, o simboleggiano fasi di passaggio o rituali di ingresso in nuovi gruppi. In effetti, assumere sostanze permette di realizzare attraverso un comportamento le fantasie di trasgressione e sfida nei confronti dei genitori, contribuendo a definire l'impressione di sentirsi una persona adulta e in grado di tenere sotto controllo ogni evenienza. In altre parole, l'utilizzo di sostanze psicoattive può essere uno dei modi che l'adolescente utilizza per apparire, dal suo punto di vista, più maturo e indipendente, e per affrontare l'impazienza, o l'angoscia, di diventare una persona adulta.

 

In ogni caso tutti questi vissuti consentono al ragazzo di migliorare l'immagine di se stesso, in un contesto culturale contraddistinto da modelli familiari e sociali che promuovono un utilizzo cronico e diffuso delle sostanze psicoattive; l'impressione di un miglioramento del'immagine di sé spesso passa attraverso il sentirsi più adeguati, più sicuri, con un'autostima più solida e meno vulnerabile a valutazioni negative, altrui ma soprattutto proprie.

Dott. Daniele Villa


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)