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Pergola (PZ): picchia il figlio, poi si pente e si fa arrestare

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Non era la prima volta che alzava le mani. Soprattutto dopo aver alzato il gomito. Ma questa volta la rabbia alcolica, esplosa dopo l'ennesima lite con la moglie, ha finito per sfogarsi anche sul figlio piccolo, di circa 8 anni. Alla fine è stato lo stesso uomo, forse pentito, a chiamare i carabinieri. Che lo hanno arrestato e portato dietro le sbarre del carcere di Villa Fastiggi con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Per la moglie e il figlio è stato necessario ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale. Si parla di lesioni giudicate guaribili nel giro di 5 o 6 giorni.
Il padre-aggressore è un rumeno che da anni vive a Pergola, in una casa al centro della cittadina, all'ombra della Rocca Fulvi, con tutta la sua famiglia, la moglie e i due figli, una femmina di circa 15 anni e un maschio di 8. Fa l'operaio in una ditta della vallata. La moglie lavora invece in modo saltuario. Sembra che tra i due i rapporti siano tesi da parecchio tempo. Si parla infatti di altri episodi in cui i coniugi siano arrivati a darsele di santa ragione. Episodi in cui sarebbero stati coinvolti, ma in modo più lieve, anche i figli. E ogni volta, a far alzare le mani all'uomo, sarebbe stata quella goccia di alcol di troppo. Dopo l'ennesima lite, all'uomo sarebbe anche stato chiesto di allontanarsi da casa. Sembra che in quell'occasione sia stata la stessa moglie ad opporsi e a volerlo ancora tra le quattro pareti domestiche. Fino a lunedì. Fino all'ultimo e più acceso scatto di violenza in cui a farne le spese è stato anche il figlio. L'udienza di convalida per l'arresto dell'operaio rumeno, difeso dall'avvocato Luca Ragni, dovrebbe svolgersi domani mattina.