News di Alcologia

Pesaro Urbino- Avevano ecceduto con le bevute alla "Festa delle Birra" di Pergola e, vinti dai fumi dell'alcol, avevano iniziato ad ingiuriare e minacciare, senza motivo, un vigile urbano. I militari impegnati nel servizio, sono subito intervenuti per l'identificazione dei due giovani subendo un 'improvvisa aggressione a seguito della quale i due energumeni sono stati immobilizzati e tratti in arresto, in quanto trovati anche in possesso di un pericoloso coltello a serramanico con lama di 12 centimetri, che è stato sottoposto a sequestro. Sono stati successivamente associati nelle camere di sicurezza del Comando di Fano in attesa del processo per direttissima.
Una denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica è stata invece formulata, sempre dai carabinieri della Stazione di Pergola, nei confronti di tre giovani residenti nella zona di 27, 34 e 28 anni, sorpresi alla guida delle rispettive autovetture in stato di alterazione psicofisica, mentre creavano situazioni di pericolo per la circolazione stradale mettendo a repentaglio l'incolumità di altri automobilisti. Ritirate le tre patenti di guida.
Una denuncia per furto aggravato continuato è stata eseguita dai militari del Comando di Pergola nei confronti di cinque giovani, tutti residenti nella zona, ritenuti gli autori del furto, eseguito in più giorni, di circa 165 litri di benzina, dalla moto Ape di un anziano del luogo che aveva poi denunciato i fatti ai militari. A carico dei cinque, a seguito delle investigazioni svolte dagli uomini del Maresciallo Capo Stefano Di Summa, sarebbero emersi gravi e concordanti indizi di colpevolezza.
Tre pregiudicati residenti a Pergola, fra i quali un bosniaco ed un romeno, sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato su autovettura in concorso tra loro. I tre si sarebbero resi responsabili del furto di un costoso telefono cellulare lasciato incustodito su di un'autovettura.
Infine, altri due pregiudicati di Pergola, un romeno ed un giovane del luogo, sono stati segnalati per ricettazione, poiché trovati in possesso di una targa di un ciclomotore risultato di provenienza furtiva.