Pericolo cannabis, fumare da adolescenti aumenta il rischio depressione e suicidio da adulti
Pericolo cannabis, fumare da adolescenti aumenta il rischio depressione e suicidio da adulti
Gli scienziati hanno scoperto che gli adolescenti che fanno uso di cannabis da adulti potrebbero essere più a rischio depressione e suicidio. Lo studio ha analizzato i dati raccolti da oltre 20.000 giovani in 11 studi e i dati sono particolarmente allarmanti se consideriamo la quantità di consumatori di questa sostanza.
Gli adolescenti che fumano cannabis rischiano di più di diventare adulti depressi e con tendenze al suicidio, questo è quanto sostengono i ricercatori che hanno analizzato migliaia di fumatori per comprendere la possibilità di associazione tra il consumo di questa sostanza e gli effetti sulla salute mentale. Ecco cosa hanno scoperto.
Cannabis da adolescenti. Il consumo di cannabis tra adolescenti è particolarmente diffuso ed è in continua crescita, se in passato sono stati realizzati molti studi sul ruolo di questa sostanza sulle psicosi, ci sono però ancora pochi dati utili a comprendere le conseguenze del fumo sul rischio di sviluppare disordini alla salute mentale, come la depressione e l’ansia. Per saperne di più, gli scienziati della McGill University e della University of Oxford hanno preso in analisi dati raccolti da 23.317 individui su 11 diversi studi e hanno scoperto che, purtroppo, la cannabis fumata da adolescenti è associabile ad un incremento del rischio di depressione e suicidio tra gli adulti, ma non di ansia.
Un rischio globale. I dati raccolti dagli esperti mostrano che a rischio di depressione e suicidio sono, a livello globale, il 7% di quegli adulti che da adolescenti hanno fumato cannabis, un dato che può sembrarci di poco conto se guardato in piccolo, ma che è enorme se consideriamo il numero di persone che abituano su questa Terra e che si trasforma dunque in centinaia di migliaia di soggetti a rischio.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)