Perugia: nascono i bar col bollino "Giovani, bevete consapevolmente"
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Alcol, nascono i bar col bollino "Giovani, bevete consapevolmente"
Il progetto europeo che coinvolge i locali umbri
L'obbiettivo è quello di mirare alla riduzione dei reati nelle aree urbane e nello specifico alla riduzione dei reati minori legati ad alcol e consumo di sostanze stupefacenti
Perugia - Nascono i bar con il «bollino blu», quelli che avranno il personale in grado di contenere il consumo di alcol tra i giovani, quelli che vengono chiamati «bar consapevoli». Il Comune, infatti, ha ottenuto un importante finanziamento di 377mila euro nell'ambito di uno dei principali programmi europei di prevenzione e di lotta contro l'uso e l'abuso di alcol. Un progetto che ha una durata di 24 mesi e guarda con particolare attenzione alla criminalità giovanile attraverso la realizzazione di un partenariato transnazionale tra enti pubblici, enti privati e privato sociale.
L'obbiettivo è quello di mirare alla riduzione dei reati nelle aree urbane e nello specifico alla riduzione dei reati minori legati ad alcol e consumo di sostanze stupefacenti. Il concetto alla base del progetto è di affrontare il problema dell'uso e abuso di alcol e di droghe da parte di giovani e giovanissimi agendo sul lato della domanda, ossia affiancando agli interventi di carattere repressivo e di controllo, che operano principalmente sul lato dell'offerta, nuove azioni di prevenzione e mediazione che riducano la richiesta di alcol e sostanze psicotrope da parte dei consumatori.
Sme-city (questo il nome dell'iniziativa) ha ottenuto il massimo del finanziamento pari al 90 per cento del costo complessivo delle azioni e corrispondente alla somma di 377.555 euro. Il Comune ne è capofila. La mediazione sociale prevede la partecipazione attiva degli attori chiave attraverso quattro filoni principali d'azione: mediazione, recupero degli offender, ricerca, disseminazione. Il passaggio principale è quello della mediazione che consiste nella creazione della rete dei «bar consapevoli», con la formazione dei gestori e del personale dei bar che aderiranno, nonché la promozione di azioni di sharing attraverso il web.
Il recupero degli offender significa il coinvolgimento dei giovani a rischio all'interno delle azioni di mediazione. La ricerca permetterà di definire un marchio della rete europea dei «bar consapevoli.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)