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Perugia: positivi all'alcol test, boom dei lavori utili

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Positivi all'alcol test: boom dei lavori utili.
Crescita esponenziale delle richieste dei legali per convertire le pene in "volontariato ". Il Tribunale di Perugia stipula convenzioni per

assicurare posti sufficienti. Alcol al volante La legge prevede lavori socialmente utili al posto dell'arresto
PERUGIA - Patteggia 2 mesi e 20 giorni di arresto, più un'ammenda da 750 euro per guida in stato di ebbrezza ma chiede di convertire la pena concordata in 166 ore di lavoro socialmente utile. E così un giovane, assistito dall'avvocato Delfo Berretti, lavorerà alla Caritas, visto che i posti messi a disposizione per fini di questo tipo dal Comune di Perugia sono già esauriti. E' l'interessato che chiede o accetta la conversione della pena in lavoro socialmente utile, mentre spetta al giudice valuta se imboccare o meno questa strada, così come il buon esito dell'esperienza (con decreto penale o con sentenza l'ufficio locale di esecuzione penale viene incaricato di verificare l'effettivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità). Le istanze per svolgere attività utili alla collettività, anziché tenersi pene detentive e pecuniarie, a Perugia si vanno moltiplicando, dati i vantaggi non indifferenti: in caso di positivo compimento del lavoro di pubblica utilità, il giudice fissa una nuova udienza e dichiara estinto il reato, dispone la riduzione alla metà della sanzione della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo, semmai vi sia stata (ricordiamo che con un tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi/litro, scatta il ritiro della patente, ma si procede sul piano amministrativo; da 0,8 in su, invece, si va sul penale e da 1,5 in su, poi, c'è anche la confisca del mezzo, se appartiene al conducente). Da non dimenticare: del lavoro socialmente utile che "ripulisce" il casellario si può beneficiare solo una volta nella vita e sempre che non via stato un incidente con feriti. L'avvocato Berretti, che nel Perugino è tra i primi ad aver richiesto e ottenuto l'applicazione della legge 120 dell'agosto 2010, che ha aggiunto il comma 8bis all'articolo 186 del codice della strada, segue un'altra decina di casi simili. Una mole che non stupisce, visto che in tribunale crescono i decreti penali di condanna per guida in stato di ebbrezza. Va sottolineato che a Perugia, dal primo gennaio di quest'anno, sono 2680 le richieste di decreto di condanna evase dall'Ufficio Affari definizione affari semplici, ufficio che il procuratore Giacomo Fumu ha inteso potenziare e che si è avvalso anche dell'aiuto della polizia provinciale (l'arretrato di fascicoli in materia di guida in stato di ebbrezza è stato in pratica smaltito). Tutto avviene, come detto, in base a una legge dell'agosto 2010. Gli effetti di certe disposizioni si potranno apprezzare appieno, probabilmente, da qui a un anno, considerati i tempi di svolgimento dei procedimenti penali. Intanto, il tribunale e la procura di Perugia si sono attivati nel promuovere la stipula di convenzioni con amministrazioni locali e altri enti al fine di rendere l'opzione del lavoro socialmente utile più fruibile (ovviamente agevola la possibilità di svolgerlo nel territorio di residenza). Quindi, per assicurare un congruo numero di posti a fronte dell'aumento esponenziale delle richieste, sono stati fatti accordi con tutti i maggiori comuni del Perugino. Quello di Perugia è stato il primo, ma ci sono anche Foligno, Città di Castello, Marsciano, Deruta e la Provincia di Perugia. Recente è anche l'accordo con l'Azienda ospedaliera di Perugia, recante la firma del direttore generale Walter Orlandi, del presidente del tribunale Aldo Criscuolo e del presidente della corte d'appello Waldimiro De Nunzio. Ora si punta a una convenzione anche con la Croce Rossa e con altri comuni del territorio
Alessandra Borghi


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)