Pescara: in coma tra l'indifferenza della movida
morte dipendenza alcolismo giovani
A Pescara un 23enne colpito con due pugni dopo una lite. Salvato da un amico. L'aggressore, un rom con la passione per la boxe, identificato grazie alle telecamere.
IL TEMPO.it 23 marzo 2010
Hanno continuato a bere, a mangiare, a sbaciucchiarsi alla luce dei lampioni, vicino a quel corpo disteso a terra, con una chiazza rossa di sangue che piano piano si allargava sotto la nuca. Tra l'indifferenza del popolo della notte che brulicava nelle strade della movida pescarese, un ragazzo di 23 anni ha rischiato di morire abbandonato sul selciato. Era crollato a terra colpito al volto da due pugni in rapida sequenza sferrati da un rom, al culmine di una discussione davanti a un locale. L'occhio di una telecamera esterna ha permesso agli inquirenti di ricostruire l'accaduto ore dopo, mostrando una scena agghiacciante non tanto per l'aggressione in sé ma per la reazione dei presenti: i giovani che alle 3,53 del mattino, tra una birra e l'altra, pascolavano ancora nelle strade di Pescara vecchia - come documentato nel video poi finito sul web - passano accanto al corpo esanime e tirano dritto, qualcuno rallenta, butta a terra uno sguardo per poi accelerare il passo. «Un fatto sconvolgente», ha commentato il questore Paolo Passamonti.
«L'episodio è più grave di quello avvenuto tempo fa a Napoli - ha aggiunto il Procuratore capo della Repubblica Nicola Trifuoggi -. Lì un camorrista venne ucciso davanti a un negozio, e i passanti oltrepassavano il cadavere senza degnarlo di uno sguardo. A Napoli, però, poteva esserci l'alibi della paura, per un killer che si aggirava ancora in zona. Qui a Pescara c'è solo un'ingiustificabile indifferenza». Il ventitreenne pestato, un foggiano venuto a trascorrere il fine settimana a Pescara, adesso è ricoverato in gravi condizioni in ospedale, in coma farmacologico, per le lesioni riportate alla testa. È rimasto esanime sul selciato per una decina di minuti, finché un suo amico l'ha visto e ha chiamato l'ambulanza. Il suo aggressore, Claudio Spinelli, stessa età, 23 anni, un rom con la passione per il pugilato, è stato arrestato.
La polizia è risalita a lui grazie al «racconto» per immagini della telecamera. Nel tempio notturno del divertimento, in quella Pescara vecchia che ha sfrattato le auto per far posto ai tavolini, nessuno infatti ha visto niente, nessuno ha parlato. Lì, in uno dei vicoli del quartiere dove nacquero d'Annunzio e Flaiano, una donna quattro anni fa venne stuprata per ore. Risse e scazzottate si sono ripetute in questo angolo di città che rischia di diventare una zona franca, innescando adesso anche una pericolosa spirale di assuefazione.