Pescara: riflettori puntati sui giovani e il consumo di alcol
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Alcol e morte: riflettori sui giovani
Triplicati negli ultimi anni gli stupri legati all'abuso di alcol. Un richiamo forte ai giovani: non lasciatevi usare dai
media e dalle società di consumo. Ieri in Provincia, l'incontro con le scuole. Presenti l'istituto Marconi, il liceo Da
Vinci, il Mecenate, l'Alessandrini di Montesilvano e lo Spaventa di Città Sant'Angelo. Il ciclo di incontri organizzati
dall'associazione Ananke, iniziativa «Pesca nelle rete», per contrastare i fenomeni di disagio adolescenziale, continua. A
parlare dei problemi legati all'abuso di alcol e droga, sono stati Sara Di Giovanni, psicologa e psicoterapeuta Ananke, Mauro
Della Guardia, dottore del pronto soccorso di Pescara, Splendora Rapini, servizio Alcologia della Asl, Giorgio Da Fermo,
psicologo del Sert assieme a Francesca Galanti, assistente sanitario Sert e la direttrice del servizio Gruppi speciali del
Piccolo Principe, Carmen Cini. Sono intervenute anche la presidente della commissione Pari opportunità del Comune, Daniela
Arcieri Mastromattei e la dirigente dell'istituto penitenziario Lucia Avantaggiato. Sono sempre più dunque i giovani il
nuovo target del mercato di alcol e droga, che lancia campagne pubblicitarie e modelli allettanti per allargare a dismisura
il numero dei consumatori. È questo l'allarme lanciato durante l'incontro dalla dottoressa Rapini rivolgendosi ai ragazzi:
«Per organizzare l'ultimo Jamming Festival, in cui per una settimana si susseguono concerti rock, la Heineken ha speso 8
milioni di euro, 16 miliardi delle vecchie lire, perché i giovani berranno tanto da ripagarli. Attenti a queste strategie di
marketing. Negli ultimi anni», ha aggiunto, «sono entrati nel mercato gli energy drink, bevande analcoliche contenenti
caffeina, taurina e guaranà. Queste sostanze eccitanti contrastano l'effetto di stordimento dell'alcol, provoncando uno stato
di eccitazione nei consumatori che sentono di poter bere di più. Gli effetti collaterali sono l'insonnia e il conseguente
abbassamento delle difese immunitarie, una delle cause di aumento del rischio di malattie infettive». Palpabile nella sala
la volontà delle istituzioni mediche e scolastiche di spezzare una catena che da anni allontana il mondo adolescenziale da
quello degli adulti. I ragazzi, assorti nell'ascoltare i relatori, hanno dimostrato di riconoscere gli aspetti problematici
causati dal consumo di sostanze eccitanti o stupefacenti. NOve milioni i consumatori a rischio in Italia, paese in cui si
registra la più precoce età di avvio al consumo: 11-12 anni. Venticinquemila le morti evitabili ogni anno. L'alcol risulta
essere la prima causa di morte in Europa per giovani dai 15 ai 29 anni e di disabilità evitabile nel nascituro, nonchè il
terzo fattore di rischio di malattia e morte prematura dopo tabacco e ipertensione. L'intervento di un ragazzo fa riflettere:
«È vero che sempre più i giovani fanno uso di alcol, ma non ci sono controlli: nessuno ci chiede di esibire documenti nelle
discoteche. Vogliono che consumiamo alcol». Perché i giovanissimi vivono così tanto il disagio sociale, malessere che si
trasforma sempre più spesso in aggressività? La direttrice dei Gruppi sociali Cini cita una frase che potrebbe parzialmente
rispondere: «Un uomo quando non è amato scappa». Forse manca quel legame d'amore, leale e onesto, che faccia rimanere giovani
e adulti presenti nel contesto, a volte difficile, delle loro vite.