Più droga nei piccoli comuni, si corre ai ripari
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Comuni piccoli, con poche offerte di aggregazione, e molti giovani che, senza un punto di riferimento, si rifugiano in alcol e droga. A lanciare l'allarme sono i sindaci di piccoli comuni del territorio, e in particolare quelli dell'Unione dei comuni del Soresinese, i quali appunto avevano segnalato alcune preoccupazioni concernenti il fenomeno dell'uso di sostanze stupefacenti e dell'abuso di alcol tra i giovani. Sono situazioni di questo tipo che hanno indotto la prefettura di Cremona, dopo una serie di incontri territoriali, a mettere in campo una serie di incontri dedicati proprio ai rischi legati all'abuso di alcol e stupefacenti.
Del resto il dato complessivo delle persone segnalate alla prefettura per consumo di droghe, relativo agli ultimi cinque anni, continua a far rilevare una notevole differenza tra il numero dei soggetti segnalati per assunzione di sostanze leggere e quello delle persone dedite all'uso di droghe pesanti: quest'ultime sono decisamente inferiori alle prime. Tuttavia, mentre quelle leggere calano con il passare degli anni, aumentano invece quelle pesanti (tranne nell'ultimo anno, in cui sono leggermente calate). I dati relativi alle sostanze sequestrate vedono una netta predominanza dell'hashish (570mila grammi circa), subito seguito dalla cocaina (quasi 6mila grammi).
Le persone arrestate per questioni di droga sono state 120 nel corso del solo 2008, oltre a 109 denunciati. E' stata, inoltre, segnalata l'esigenza di acquisire, soprattutto nei piccoli paesi, un'aggiornata informazione sul fenomeno, che costituisca il risultato di una rinnovata attenzione verso il disagio avvertito dai giovani e dalle stesse famiglie, spesso non adeguatamente preparate ad affrontare la delicata problematica, soprattutto in termini di prevenzione. Così si è svolto proprio nei giorni scorsi il primo degli incontri messi in programma dalla prefettura, proprio a Soresina. «Droga ed alcol, nemici non così invisibili», questo il titolo dell'incontro, che ha visto la partecipazione di scuole e genitori. La tavola rotonda è stata aperta dal prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, che ha fornito il quadro di riferimento del convegno ed ha esortato ragazzi e famiglie presenti ad allearsi con la rete delle istituzioni per prevenire ogni forma di abuso e imparare a leggere i segnali di disagio che provengono dal mondo giovanile.