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Sotto forma di alcol non aiuta, ma "al naturale" l'agave - nota come la pianta della tequila - protegge l'organismo dal rischio di osteoporosi perché stimola l'assorbimento del calcio. È quanto emerge da uno studio presentato in occasione dell'incontro annuale dell'American Chemical Society dai ricercatori del National Polytechnic Institute di Guanajuato, in Messico, guidati da Mercedes López.
Gli studiosi, dopo aver fatto seguire una dieta arricchita con l'agave ad un gruppo di topi, hanno rilevato che i roditori avevano assorbito più calcio dal cibo, mostravano un aumento del 50% dei livelli di una proteina associata alla formazione di nuovo tessuto osseo e, inoltre, nelle loro feci vi era un quantitativo inferiore di calcio. Il merito, secondo gli esperti, sarebbe dei fruttani contenuti nella pianta: si tratta di molecole di fruttosio in grado di stimolare la crescita di batteri "buoni" nell'intestino al fine di aumentare l'assorbimento di calcio e magnesio, fondamentali per la crescita e la salute ossea. Assumerli regolarmente aiuterebbe dunque, secondo i ricercatori, a proteggere l'organismo dal rischio di osteoporosi. Tuttavia non è possibile trovarli nella tequila: quando l'agave viene lavorata per produrre la bevanda, i fruttani si trasformano in alcol, perdendo le loro caratteristiche protettive.
"Lo studio dimostra che introdurre i fruttani dell'agave nella dieta - spiega López - potrebbe prevenire la perdita di massa ossea, migliorarne la formazione e mantenere le ossa sane più a lungo".