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Piemonte, Enoteche regionali a rischio

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Piemonte, Enoteche regionali a rischio
Giancarlo Montaldo
La crisi sta mettendo a rischio molte realtà che fino a ieri sembravano inossidabili. In Piemonte, sta capitando alle 14 Enoteche Regionali,

strutture di una rete solida e invidiata da tanti territori.
Ma cos'è successo? "Sapevamo delle difficoltà che stava incontrando l'ente pubblico per una crisi spesso negata, ma pensavamo che la Regione Piemonte considerasse con attenzione la rete delle Enoteche." Chi parla così è Luciano Bertello, presidente dell'Enoteca Regionale del Roero.

"Evidentemente - prosegue - ci eravamo sbagliati. Così quello che a gennaio 2011 sembrava certo a fine novembre è diventato impossibile. E abbiamo saputo a poche settimane da fine anno che per il 2011 il contributo di gestione sarebbe sparito."
Effettivamente, in sede di approvazione del bilancio regionale 2011 era stato aperto un capitolo di 300.000 euro destinato al sostegno

gestionale alle Enoteche. A questi, l'assessore all'Agricoltura Claudio Sacchetto aveva aggiunto altri 100.000 euro "trovati nelle pieghe"

dello stesso bilancio.
E allora come mai questi soldi non ci sono più? Dove sono finiti? L'abbiamo chiesto all'Assessore e la sua risposta è stata questa: "La

realtà è molto limpida e difficile: io posso dire che abbiamo saputo solo a novembre, attraverso comunicazione della ragioneria, che all'

Assessorato sarebbero giunte solo il 40% delle risorse previste sul bilancio previsionale. Da questo deriva un certa direzione obbligata di

attività da parte nostra."
È evidente che a trovarsi in difficoltà sono le Enoteche. "Ora il problema è nostro. - sottolinea con amarezza Valter Bera, presidente dell'

Enoteca Regionale di Mango - Il capitolo è stato azzerato, ma le spese sono state fatte e i fornitori vanno pagati. Anzi, in genere l'abbiamo

già fatto perché la voce più importante è il personale che si occupa dell'apertura delle Enoteche e dell'accoglienza degli enoturisti".
Nella dialettica territoriale si è diffusa la sensazione che per l'assessore Sacchetto le Enoteche Regionali non siano strategiche nello

sviluppo del settore, ma l'interessato nega fermamente: "Non ho mai messo in discussione la centralità delle Enoteche nel mantenimento di

un'attività utile ai fini promozionali e turistici delle terre del vino. Questo lo voglio sottolineare, le Enoteche sono da considerarsi

strategiche per la filiera vitivinicola. Tutti gli amministratori, di ogni grado e colore, operanti in questo periodo, sono costretti a fare

scelte difficili."
E allora, cosa capiterà nel 2012? "Prima di tutto, per correttezza, non voglio fare promesse di alcun tipo, ma parlare chiaro fin dall'

inizio. Ribadisco, anche per il futuro, non solo per il 2012, che sarebbe importante trovare forme di entrate alternative, in modo da poter

alimentare la propria attività. Non ritengo chiusa la questione enoteche, cercheremo nel corso dell'anno di studiare il problema,

approfondirlo e ragionare per il futuro di questo importante sistema della Regione."
Se studiare si può, bisognerà farlo subito. Adesso, molte strutture sono chiuse, ma a giorni ogni realtà avrà lo stesso problema. Aprire o

no? Con quali risorse? Basteranno quelle originate dall'attività di vendita? In qualche caso sì, ma nella maggior parte senza dubbio no.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)