Pieve di Soligo (TV), serata su alcol e giovani: i baristi non si presentano
alcol giovani
PIEVE DI SOLIGO. Doveva essere l'occasione per un primo confronto tra adulti sul consumo e gli abusi di bevande alcoliche tra i giovani. Giovedì sera, invece, alla presentazione del progetto territoriale «Sibilla», in platea non c'era neanche un esercente o un barista. Neanche due mesi fa, cinque ragazzi, tra i quali tre minorenni, venivano trovati ubriachi dai carabinieri mentre, in prossimità del centro, rompevano bottiglie e bicchieri di vetro e orinavano sulle siepi del parco Vela. L'amministrazione comunale ha allora sposato il progetto «Sibilla» dell'Usl. Un'occasione per mettere a confronto amministratori, insegnanti e educatori con esercenti di locali pubblici e organizzatori di sagre paesane o feste della birra, cercando di fotografe l'uso di alcolici tra i giovani del territorio. Alla presentazione del ciclo di incontri sul «bere intelligente» che partirà nelle prossime settimane, invece, la platea era tristemente sguarnita. Solo un paio di associazioni delle frazioni ha risposto alla chiamata. «Non ho parole di fronte a questo interesse praticamente nullo da parte degli operatori di settore», afferma Alberto Villanova, assessore alle attività produttive. «Noi andremo avanti per la nostra strada con un gruppo di psicologi e medici del Sert - dichiara Rosalisa Ceschi, assessore al sociale - Sono gli stessi studenti a chiedere maggiori informazioni sulle dipendenze». (g.z.)