Piombino: no alla cultura dello sballo, più propaganda e sconti sulle bevande analcoliche
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Al lavoro in un gruppo tutte le associazioni che lavorano contro le stragi del sabato sera
PIOMBINO. L'Acat Val di Cornia (Associazione club alcolisti in trattamento), la Sezione soci Unicoop Piombino, l'Associazione Fede per la vita e l'Associazione familiari e vittime della strada hanno costituito un gruppo di lavoro «per promuovere una cultura della salute e di sicurezza, con l'intento di contrastare la sempre più diffusa mentalità nei giovani di associare lo sballo al divertimento e i fenomeni alcolcorrelati».
Il gruppo ha già proposto al Comune di Piombino delle linee guida, poi inserite e approvate con una delibera, tesa a regolamentare la distribuzione e la somministrazione di bevande alcoliche in concomitanza di feste e manifestazioni. Tali disposizioni si fondano su un principio importante: non è considerato più accettabile promuovere in maniera tanto esplicita e ostentata l'associazione tra alcol e divertimento: «Non si parla di proibizionismo, ma di regole, di informazione e sensibilizzazione per un consumo consapevole. Su questa linea non possiamo che condividere l'ordinanza emessa dai Comuni di Piombino e San Vincenzo, che vieta la vendita di alcolici ai minori di 16 anni da parte degli esercizi pubblici e supermercati».
Per il Gruppo «sarebbe utile favorire la propaganda e il consumo di bevande analcoliche, magari riducendone il costo. Più di un terzo degli scontri stradali e delle vittime della strada è causato da chi guida ubriaco. Siamo consapevoli che insieme alle regole ci devono essere i controlli e che la complessità del problema non potrà essere semplicemente risolta da ordinanze, è necessario un impegno costante di informazione per promuovere stili di vita sani».