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Pirateria e alcol, dramma continuo nel 2014

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Pirateria e alcol, dramma continuo nel 2014
Anche il più recente episodio (4 morti) impone una riforma


Prendi da una parte i numeri della pirateria stradale (automobilisti in fuga dopo un sinistro); li unisci con la debolezza di utenti come pedoni, ciclisti e motociclisti; ed ecco un cocktail esplosivo. Secondo l’Asaps (Amici Polstrada), a voler concentrare in una formula l’andamento della pirateria nel primo semestre 2014, rispetto allo stesso semestre del 2013, sarebbe questa la formula: cala il numero di episodi, calano i feriti ma schizzano in alto i decessi, con un incremento di oltre un terzo. Le omissioni di soccorso importanti sono state 464, lo scorso anno furono 466, appena due in meno. I feriti sono stati quest’anno 571, nel 2013 furono 593. E le vittime mortali: ben 58 nei primi sei mesi del 2014, mentre nel primo semestre del 2013 il report ne contava 43.


Ubriachi, una piaga nazionale
Tornano a crescere i pirati ubriachi o drogati che sfiorano il 22% di quelli individuati nella quasi immediatezza del fatto (lo scorso anno nel primo semestre la percentuale si fermò al 18,5%). Questa percentuale è ampiamente sottostimata perché larga parte dei pirati viene identificata a distanza di giorni o settimane quando non è più possibile effettuare prove con l’etilometro o il narcotest. Il 25,3% dei pirati, come dire uno su quattro, è risultato essere straniero. Latita invece il Governo Renzi, nonostante promesse e annunci. Eravamo rimasti, molto tempo addietro, che sarebbe stato introdotto l’omicidio stradale: in caso di pirateria o di incidente in stato d’ebbrezza con morte della vittima, omicidio quasi volontario anziché colposo, ossia dovuto a imperizia. Con pene molto più dure. Idem in caso di lesioni fisiche gravi. Niente da fare: i pirati continuano a bere prima di guidare, talvolta scappando, talvolta venendo immediatamente bloccati sul luogo del sinistro.


Quattro morti
Nelle scorse ore, quattro giovani tra i 14 e i 23 anni hanno perso la vita dopo essere stati investiti da un'auto a folle velocità a Sassano, nel Salernitano. I giovani, tutti del posto, erano seduti davanti al bar "New Club 2000", nelle vicinanze di una rotatoria nella frazione Silla, quando una Bmw nera è sbandata perdendo il controllo e li ha travolti. Fra le vittime anche il fratello del conducente. L'impatto è stato molto violento e i ragazzi sono morti sul colpo. Sul luogo della tragedia i rilievi dei carabinieri del Reparto operativo e della compagnia di Sala Consilina. L'uomo che guidava la BMW, Gianni Paciello, è risultato positivo al controllo alcolemico: avrebbe fatto registrare un tasso di alcol tre volte maggiore del consentito, ed è stato arrestato. Ha riportato la sospetta frattura del femore, è piantonato dai Carabinieri. Tre volte il tasso significa almeno 1,5 grammi di alcol per litro di sangue: una mina vagante. E qui sta il problema: sapendo che c’è l’omicidio stradale anziché quello colposo attuale che punisce ubriachi, drograti e pirati, si sarebbe messo alla guida?


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.omnimoto.it/magazine/14041/pirateria-alcol-sassano-incidente-morti-2014


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)