"Pirati della strada, non fuggite". Appello dell'associazione vittime
alcol alcolisti prevenzione sicurezza stradale giovani alcolismo
"E' un danno per voi - spiega Antonio Lerario, presidente nazionale dell'associazione
Vittime della strada - e aggiunge dolore al dolore delle famiglie delle vittime"
"Mai più pirati sulle nostre strade. Non fuggite via: è un danno per voi, e aggiunge dolore al dolore delle famiglie delle vittime". Antonio Lerario, presidente nazionale dell'associazione Vittime della strada, lancia un appello alla responsabilità di chi si mette alla guida di fronte alla crescita registrata nell'ultimo periodo di episodi tragici sulle strade della capitale che hanno avuto come protagonisti pirati della strada. L'ultimo avvenuto ieri quando due giovani di 22 anni sono stati investiti sulle strisce pedonali da un'auto guidata da un ragazzo di 25 anni ubriaco che non si è fermato a soccorrerli.
"Chi fugge - riflette Lerario - pensi al fatto nella maggior parte dei casi i responsabili vengono trovati. E quand'anche non fossero puniti, come si fa a convivere con un rimorso della coscienza che dura tutta la vita? E poi, mi rivolgo ai giovani, ricordate che incappare nella giustizia per questo tipo di reati comporta un handicap per il vostro futuro: una macchia che ci si porta dietro per tutta la vita e incide su tutti gli aspetti della vostra vita, a partire dal lavoro".
Dunque, per il presidente dell'associazione "è giusto proseguire sulla strada della punizione dei comportamenti scorretti sulla strada e incentivare i controlli. Ma è necessario soprattutto il messaggio della cultura della sicurezza, di una cultura della circolazione stradale, che nasca dalla formazione, dall'educazione dell'utente strada". Lerario mette l'accento sulla formazione anche in considerazione di due aspetti: "Guarda caso - dice - l'accrescersi degli episodi con pirati della strada è seguita ad una legge che ha portato l'aggravamento delle pene: cosa che porta i responsabili a non fermarsi.
E poi c'è una quantità di immigrati irregolari che preferiscono fuggire piuttosto che rischiare di incappare nei controlli per la loro posizione in Italia".