Pisa: storie di vite spezzate
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Due vite spezzate in maniera banale in soli 90 giorni
Due tragedie di questa portata nel giro di novanta giorni invitano a riflettere non solo su eventuali misure di sicurezza da prendere, ma anche sul tipo di divertimenti e sull'abuso di alcol e altre sostanze che riguarda le ultime generazioni.
È vero che la maggior parte delle vittime di cadute dalle spallette, mortali e non, sono state persone straniere, ma è anche vero che nella pluricentenaria storia dei lungarni incidenti del genere si contano sulle dita di una mano. Nell'ambito di Comitato sicurezza, oltre all'ipotesi della cartellonistica, era stata avanzata anche quella, macchinosa in verità, di una possibile ordinanza, sindacale o prefettizia, che impedisse di salire sulle spallette.
«Fare un provvedimento così estremo - ha commentato il vicesindaco, Paolo Ghezzi - significa anche avere le risorse e le possibilità di farlo rispettare. Probabilmente restano da valutare anche le cause che provocano incidenti del genere».
Forse - movida e polemiche, per quanto sacrosante, a parte - sarebbe necessario proprio un momento di riflessione sulle nottate pisane.