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Pisa: tredicenni ubriachi finiti in pediatria

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Tredicenni ubriachi finiti in pediatria

Settanta accessi al pronto soccorso, tutti fra le dieci di sera e le cinque del mattino, una quarantina dei quali per casi di ubriachezza e vittime di scazzottate. E non basta. Una decina fra quelli che avevano alzato il gomito sono stati spediti in clinica pediatrica: già, perché erano tutti minorenni e la maggior parte fra i tredici e i quattordici anni. Luminara, da un paio d’anni, non è solo bilancio di uno spettacolo eterno e meraviglioso, di giochi pirotecnici sempre più spettacolari, un momento da vivere insieme, per quanto un po’ accalcati, celebrando una festa antica, ma è anche, purtroppo, tutto questo: ubriachi, botte, borseggi, vetri rotti e spazzatura. I dati li fornisce il pronto soccorso, nello sconforto del direttore, Massimo Santini, che ogni anno su quel che accade deve fare la lista della lavandaia. Inutile ricordare, infatti, che ingolfare l’ospedale con casi che, con un po’ di buon senso, si potevano evitare è una cosa esecrabile.

«In media - dice Santini - si registrano 270 accessi al giorno, sabato se ne sono registrati 340, la maggior parte dei quali concentrati nella nottata». E se in genere i medici di guardia registrano il maggiore afflusso fino alle due di notte, questa volta il via vai degli accessi è andato avanti fino all’alba. Solo alle cinque del mattino, infatti, la situazione è ritornata, si fa per dire, quasi alla normalità. E come al solito sono tantissimi i giovani che sono arrivati al pronto soccorso letteralmente offuscati dall’alcol, portati a braccia da amici o genitori, che invece di far passare la sbornia, preoccupati, pensano che ci sia bisogno di un medico. Ma c’è anche qualche dato positivo. Non ci sono stati feriti da armi da taglio, come si è registrato qualche volta negli scorsi anni, e, fortunatamente - per quanto l’ordinanza anticaduta, nella calca, sia andata a farsi benedire, in quanto i vigili, polizia e carabinieri avrebbero dovuto far scendere dalle spallette mezza città, - nessuno è caduto, che è già un traguardo ragguardevole.

Una quindicina le persone, soprattutto giovani e per lo più pisane, rimaste ferite in risse e liuti. Ma la punta più preoccupante si è registrata con gli accessi in clinica pediatrica e la ragguardevole discesa dell’età delle prime sbronze, che si sta spesso attestando intorno ai tredici-quattordici anni. «Fra l’altro - spiega il dottor Santini - il pronto soccorso di Pisa è nettamente in controtendenza con le medie regionali, che negli ultimi anni avrebbero visto mille accessi in meno nei dodici mesi: solo nel 2011 noi ne abbiamo registrati tremila in più del 2010, il ché vuol dire che forse raccogliamo anche l’utenza di altre città».

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)