Piubega (MN): «Vino e birra sempre nocivi», un weekend analcolico
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«Vino e birra sempre nocivi». Un weekend analcolico
PIUBEGA Quelle della tragedia di Piubega sono solo le ultime di una lunga serie di vite spezzate. I volti dei ragazzi e delle ragazze morti
sulle strade mantovane si aggiungono incidente dopo incidente, uno in fila all'altro. Ad unirli, oltre al destino, uno striscione: quello che
sarà esposto domani e domenica al festival musicale analcolico, organizzato al Boschetto di Curtatone. A presentare l'iniziativa è Alessandro
Sbarbada dell'Associazione Club Alcologici Territoriali di Mantova: «Promuovere il legame tra bevande alcoliche e divertimento è già un
delitto. È per contrastare manifestazioni all'insegna dell'alcol che abbiamo pensato l'iniziativa del Boschetto». In particolare, la
manifestazione a cui si fa riferimento, è "Casoni a tutta birra", una tra le più importanti a livello nazionale. A lanciare l'allarme è anche
il responsabile della psichiatria di Mantova, Enrico Baraldi. «L'alcol è purtroppo protagonista di radicati stereotipi positivi, ma allo
stesso tempo sbagliati e dannosi. Solo una piccola dose di vino o birra è fortemente nociva per il corpo, e un solo bicchiere al giorno -
spiega - aumenta del 170% il rischio di tumori alla bocca». Lo psichiatra sfata poi un altro luogo comune: «Non è vero che prima di mettersi
alla guida un solo sorso di alcolico non crea alcun danno. Anzi - aggiunge - le performances psicomotorie sono alterate fin dal principio. La
gran parte degli incidenti non è dovuta all'ubriacone di turno che alla macchina nemmeno ci arriva - dice - ma da tutti gli altri». È un
messaggio preciso quello che farà da sfondo al festival analcolico, e che oggi verrà anticipato alle 20.30 a Montanara, nella sala
Polivalente di via Roda, con il convegno "La salute e la strada: tutti responsabili di tutti". Secondo Baraldi, a rientrare per buona parte
in questi "tutti" sono le istituzioni che promuovono gli stessi eventi incriminati. Ma i primi a cui rivolgersi sono i ragazzi: «I Comuni
continueranno a incoraggiare certe manifestazioni, per il guadagno che ricavano, andando oltre l'interesse per la salute dei cittadini. La
strada da percorrere è quella dell'informazione, e sono i giovani la risorsa da cui partire». Elena Caracciolo
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)