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PLoS Medicine: la ricerca studia il rallentamento dello sviluppo dell'AIDS nei bambini

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La ricerca studia il rallentamento dello sviluppo dell'AIDS nei bambini

Un nuovo studio, pubblicato recentemente sulla rivista PLoS Medicine e condotto da un gruppo di ricercatori della University of London, ha riportato la necessità urgente di individuare terapie antiretrovirali (ART) adatte ai bambini piccoli, in particolare combinazioni di pastiglie e diversi farmaci anti-HIV che possano essere sciolti, tritati o mescolati al cibo o ai liquidi per facilitarne la somministrazione.
Il rischio di infezione da HIV è elevato nei bambini piccoli, categoria che tuttavia è spesso trascurata per quanto riguarda il trattamento contro l’HIV. Infatti, solo il 23% dei bambini che necessitano del trattamento ART nei paesi a basso e medio reddito, ha effettivamente ricevuto il trattamento nel 2010. Nonostante l’eliminazione dell’infezione infantile costituisca l’obiettivo primario nel combattere l’HIV. Gli autori dello studio evidenziano le molteplici difficoltà riscontrate nella lotta all’HIV nei piccoli infettati dal virus, per i quali la malattia progredisce molto rapidamente, con un picco nei tassi di mortalità entro i primi mesi di vita. Inoltre è importante la cura del dosaggio dei farmaci che varia con la crescita del bambino.
Gli autori nello studio hanno riportato che l’avvio di ART in una fase iniziale riduce il tasso di mortalità di 4 volte rispetto ad un trattamento tardivo, evidenziando inoltre che il rischio di fallimento della terapia è 2 volte superiore nei bambini piccoli che iniziano un primo ciclo di terapia ART contenente il farmaco nevirapina rispetto a coloro che iniziano una terapia combinata con altri tipi di farmaci contenenti opinavir/ritonavir, i cui costi, tuttavia, sono elevati e la cui tossicità a lungo termine risulta elevata.
Secondo gli autori sono dunque necessari nuovi studi ed un approccio precoce alla malattia durante la prima infanzia.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)