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PlosOne: uso di sostanze allucinogene ed effetti sulla salute mentale

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"Le droghe allucinogene fanno bene alla salute mentale"


È quanto afferma uno studio condotto negli Stati Uniti dai neuroscienziati norvegesi Pal- Orjan Johansen e Teri Krebs dopo aver esaminato i dati di 130mila americani che avevano assunto farmaci per alleviare ansia, depressione, stress post-traumatico, agorafobia, sociofobia e che in alcuni casi erano stati ricoverati nei reparti psichiatrici. Tra loro anche 22mila persone che riferiscono di assumere da sempre droghe psichedeliche come l'Lsd, la mescalina, la psilobicina e il peyote. La conclusione è chiara: "L'uso di sostanze psichedeliche non è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di problemi di salute mentale" né "determina un maggiore ricorso a psicofarmaci".


Lo studio norvegese, pubblicato lo scorso 19 agosto agosto sulla rivista PlosOne, non riesce a stabilire un rapporto di causa-effetto tra il consumo di sostanze psichedeliche e la salute mentale ma arriva comunque a provare che i consumatori di allucinogenisembrano soffrire in misura minore di problemi psichiatrici e dunque ricorrono meno spesso agli psicofarmaci.


"Un tempo si pensava che le droghe psichedeliche potevano portare a problemi di natura mentale ma questa credenza era basata su un piccolo numero di casi e non teneva conto del consumo diffuso di allucinogeni né del tasso di malattie psichiatriche della popolazione in generale", spiega Johansen.


I due ricercatori non sono nuovi nei territori delle sostanze psichedeliche: già lo scorso anno avevano pubblicato una ricerca secondo la quale l'Lsd aiuta in maniera efficace gli alcolisti a smettere di bere, mentre due importanti ricerche pubblicate nel British Journal of Psichiatry hanno comprovato l'uso benefico della psilocibina (presente nei cosiddetti funghi allucinogeni) in pazienti affetti da grave depressione.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it