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Poker Online: secondo la Harvard Medical School non causa dipendenza patologica

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Poker Online: secondo la Harvard Medical School non causa dipendenza patologica

Arriva dalla Harvard Medical School, più precisamente dalla divisione dipendenze, uno studio che conferma che il poker online non è un gioco che causa dipendenza patologica. Studio confermato anche dall'Università di Amburgo.

È stato recentemente completato uno dei più grandi studi mai effettuati sul gioco online, compreso ovviamente il poker online con dati ottenuti grazie al database di PokerStars e Bwin-Party da dove sono stati ricavati dati in forma anonima

L'analisi ha preso in oggetto diversi giocatori di poker online, di scommesse sportive telematiche e di giochi da casinò online. Ne è emerso che solo una piccola percentuale dei giocatori abituali ha mostrato comportamenti legati alla compulsività. Dati che si sono rivelati in linea con uno studio sulle dipendenze fatto addirittura 35 anni fa.

Una ricerca simile è stata effettuata dai ricercatori dell'Università di Amburgo della durata di sei mesi che ha analizzato le abitudini di gioco di circa due milioni di giocatori sempre grazie ai database di PokerStars.

Tavolo di poker online
Ogni giocatore medio si collega sulla poker room per meno di 5 ore a settimane, pagando meno di un dollaro all'ora di rake o tassa di iscrizione ai tornei multitavolo. Lo studio quindi conferma, in buona sostanza, ciò che già fu messo in evidenza da Howard Shaffer e Ryan Martin, due studiosi della divisione dipendenze, che nel 2011 la percentuale di giocatori patologici era rimasta la stessa nel corso degli ultimi 30 anni.


Shaffer aveva anche analizzato come le nuove tendenze ed opportunità di gioco online, come i dispositivi mobile, non avessero influenzato più di tanto le abitudini dei giocatori, visto che ad un boom iniziale di accessi sege sempre un ristabilirsi della situazione nella posizione precedente
. Quindi chi approfitta di giocare a poker online dal tablet o dallo smartphone altro non fa che sfruttare la possibilità di movimento degli stessi, senza necessariamente aumentare li periodo medio di frequenza allo stesso gioco.



(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.pokeritaliaweb.org/poker-online/poker-online-news/poker-online-secondo-la-harvard-medical-school-non-causa-dipendenza-patologica.html

Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)