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Cocaina: il disulfiram come trattamento dei dipendenti con problemi di policonsumo
fonte: Drug and Alcohol Dependence

Molte persone dipendenti da cocaina assumono contemporaneamente anche alcol e, in alcuni casi, oppioidi (policonsumo). Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia del farmaco disulfiram nel trattamento della dipendenza da cocaina e di concomitanti problemi di policonsumo. Tuttavia il rischio cardiaco della reazione del disulfiram con l'etanolo negli individui che bevono, quando combinato agli effetti cardiaci della cocaina, potrebbe risolversi in una significativa tossicità del farmaco stesso.
Un team di ricercatori statunitensi ha studiato la sicurezza dell'assunzione combinata di cocaina ed etanolo in un campione di 22 volontari, dipendenti da cocaina, trattati con disulfiram. Gli effetti della terapia su questi pazienti sono stati valutati attraverso la misurazione delle risposte cardiovascolari, cardiache e psichiatriche, insieme al rilevamento degli effetti indesiderati e gravi. I risultati hanno mostrato che il disulfiram non aumentava gli effetti cardiovascolari della cocaina. Al contrario, l'etanolo, in soggetti trattati con il farmaco, ha prodotto effetti cardiovascolari e disturbi come ipotensione, tachicardia, nausea e vampate di calore. La gravità di questi disturbi è risultata inoltre correlata alla dose del farmaco, tanto che la sessione con la dose 500 mg/giorno è stata interrotta per problemi di sicurezza. L'ipotensione e la tachicardia rilevate in occasione del mix di etanolo e disulfiram, non sono state invece peggiorate dalla combinazione con la cocaina. Quest'ultima sostanza, infatti, tende a contrastare l'ipotensione causata dall'etanolo.
Sebbene le conclusioni dello studio siano legate a moderate dosi di cocaina, di etanolo e di disulfiram, i dati, concludono gli autori, suggeriscono che i rischi legati all'assunzione contemporanea di alcol e cocaina in pazienti trattati con disulfiram non sarebbero peggiori rispetto all'assunzione di sola cocaina o solo alcol, e che per basse dosi delle sostanze, i sintomi clinici possono essere gestibili, anche se sono necessari studi più ampi per valutare gli effetti a dosi superiori del farmaco.

J.D. Roachea, R. Kahnc , T.F. Newtonb, C.L. Wallacea , W.L. Murffa , R. De La Garza et al., A double-blind, placebo-controlled assessment of the safety of potential interactions between intravenous cocaine, ethanol, and oral disulfiram, Drug And Alcohol Dependence, 2011, number 119, pp.37-45

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)