Policlinico di Milano: consumo di alcolici e malattie cardiovascolari
Policlinico di Milano: consumo di alcolici e malattie cardiovascolari
La dieta mediterranea, si sa, è il modello nutrizionale più apprezzato al mondo per mantenersi in forma e in salute. Seguendo
i principi della piramide alimentare - che privilegia l'assunzione di frutta e verdura di stagione - protegge l'organismo da
tantissime malattie, soprattutto quelle cardiovascolari.
In occasione del 21° International Thrombosis Congress, che si è svolto a Milano ed è stato presieduto da Pier Mannuccio
Mannucci, professore ordinario di medicina interna all'Università Statale di Milano e direttore della Clinica medica del
Policlinico del capoluogo lombardo, sono state presentate le più recenti metanalisi che consolidano le già tante certezze
sulla dieta mediterranea e la sua capacità di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e che, in più, accolgono tra gli
alimenti "amici" del cuore e della circolazione sanguigna alcuni insospettabili peccati di gola: il vino, il caffè e il
cioccolato. Una gioia per tutti i golosi!
Secondo gli esperti, 2 bicchieri di vino al giorno avrebbero una funzione protettiva nei confronti della trombosi venosa. "Il
vino - spiegano - permette una riduzione dei livelli di fibrinogeno e fattore VII, oggi considerati marker di rischio
cardiovascolare. Proprietà che non sembrano avere i superalcolici". Inoltre, il vino - secondo i dati presentati dal dott.
Augusto Di Castelnuovo dell'Università Cattolica di Campobasso - giocherebbe un ruolo strategico nella prevenzione
cardiovascolare secondaria. "Bere alcol moderatamente - spiega lo scienziato - è uno strumento per evitare l'insorgenza di
nuovi eventi cardiovascolari ischemici in pazienti colpiti da ictus o infarto. I numeri parlano di un 20% di rischio in meno,
cioè un evento risparmiato ogni cinque".
Come dicevamo, anche caffè e cioccolato hanno un ruolo da protagonisti nella prevenzione delle malattie trombotiche: secondo
gli specialisti, 5 o 6 tazzine di caffè al giorno sarebbero in grado di ridurre del 35% il rischio di trombosi venosa, mentre
il cioccolato fondente avrebbe il potere di aumentare l'effetto anti aggregante dell'aspirina.
Insomma, oltre a vino caffè e cioccolato, nella dieta di chi vuole proteggere il cuore non possono dunque mancare frutta e
verdura di stagione, cereali, olio extravergine di oliva e il pesce: un recente studio dell'Università di Tromso (Norvegia) -
infatti - associa la riduzione di eventi trombotici con il regolare consumo di pesce in misura maggiore nelle donne rispetto
agli uomini.
"Ci sono prove che alcuni fattori della coagulazione siano influenzati dall'alimentazione", spiega il prof. Mannucci. E'
stato dimostrato che gli omega 3 - presenti in abbondanza nel pesce azzurro - esercitano effetti positivi sulla funzione
delle piastrine. "E, nonostante le evidenze dirette dei benefici dei Mufa (acidi grassi monoinsaturi) nei confronti del
sistema della coagulazione non siano ancora disponibili, la maggior parte degli studi sulle malattie trombotiche suggeriscono
che la dieta di tipo mediterraneo ha tutti i requisiti per diminuire il rischio di trombosi", aggiunge lo specialista.
Infine, l'alto contenuto di vitamine e antiossidanti, contrastano l'azione dei radicali liberi, responsabili di danni alle
membrane cellulari e al Dna.