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Policlinico Gemelli di Roma: meeting sugli effetti tossici di alcol e farmaci

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Sono tanti i nemici che possono attentare alla salute del fegato, la centrale metabolica dell'organismo, il più grande organo

del corpo, fondamentale per la nostra salute. Tossici ambientali e industriali, additivi alimentari, alcool e stili di vita

sbagliati, a volte farmaci (tranquillanti, antidepressivi, antifebbrili, contraccettivi, anabolizzanti, anestetici),

provocano danni epatici. Sono circa dieci milioni gli italiani con un fegato "non nella norma" e il 25% non sa di avere

problemi epatici. Si stimano in circa 20-25mila ogni anno i decessi per epatopatie, specie per cirrosi e tumore.

Dunque, in non pochi casi la causa di queste patologie risiede nel cattivo uso o nell'abuso di farmaci. E "Fegato e farmaci"

è il tema del meeting scientifico che si svolgerà venerdì 3 e sabato 4 dicembre 2010 presso l'Aula Brasca del Policlinico

universitario "Agostino Gemelli" (inizio lavori, ore 9.00). Il Convegno, presieduto da Giovanni Gasbarrini, promosso dall'

Associazione Italia per lo Studio del Fegato (AISF) in collaborazione con il Policlinico Gemelli, vedrà la parteciperanno di

alcuni tra i più affermati specialisti in epatologia a livello nazionale e internazionale. "Il nostro organismo - spiega

Antonio Grieco, responsabile dell'ambulatorio delle malattie del fegato, presso l'Unità operativa di Medicina generale del

Gemelli - è costantemente bombardato da veleni, da composti chimici nocivi che troviamo nell'aria che respiriamo, nell'acqua

che beviamo, nei cibi di cui ci nutriamo. Le tossine che non vengono "disinnescate" si depositano nei diversi tessuti del

corpo, dando origine a una vasta gamma di malesseri, quali cefalee, stanchezza costante, problematiche della pelle, allergie

e molti disturbi cronici e degenerativi, segnali d'allarme che un bravo internista non deve sottovalutare perché potrebbero

segnalare un fegato in difficoltà. Il nostro stare bene - continua Grieco - spesso è legato alla sua piena funzionalità".

Nella prima giornata del convegno, venerdì 3 dicembre, l'attenzione degli studiosi si concentrerà sulla farmacocinetica, la

farmacodinamica, le interazioni farmacologiche e i modelli di epatossicità da paracetamolo e FANS, da antiblastici e da

prodotti erboristici che per la loro origine naturale sono pubblicizzati come, se non più efficaci, meno tossici dei farmaci

‘convenzionali', ma che invece possono provocare effetti indesiderati sul fegato sino a intossicarlo.
"L'epatotossicità indotta dai farmaci - dice l'epatologo Antonio Gasbarrini del comitato scientifico del convegno, e

presidente della Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia (Fire) - è comunque un'evenienza rara perchè l'incidenza

annua riportata in letteratura varia da 1/10.000 a 1/100.000 soggetti; non va però dimenticato che in alcuni casi,

fortunatamente molto rari procurano necrosi epatica, ittero, epatite fulminante con o senza ittero, e insufficienza epatica".

Nella giornata di sabato 4 dicembre gli argomenti del convegno saranno rivolti alla tossicità epatica osservata dai grandi

trials, alcol, farmaci, ambiente e industrie. Un panel discussion - con inizio alle ore 11.00 - concluderà i lavori; i

congressisti analizzeranno la situazione italiana, l'efficienza diagnostica reale, l'efficacia sul campo della segnalazione e

verificheranno l'accesso a banche dati per una terapia di salvataggio fino alla creazione di un moderno orientamento di

assistenza: il network AISF/AIFA per il monitoraggio del danno epatico indotto da farmaci