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Pordenone: alcol ai minorenni, il prefetto dichiara la guerra dello spritz

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Alcol ai minorenni: il prefetto dichiara la guerra dello spritz
Pordenone, prime 6 multe, sanzioni fino a mille euro e possibili chiusure. Replica il Caffè della piazza: «Avevamo istruito il personale»


Enri Lisetto


PORDENONE. Scatta la guerra alla somministrazione di alcolici ai minorenni nei locali pubblici. Il primo bar pizzicato e multato si trova in piazza XX Settembre.


Il prefetto di Pordenone, Pierfrancesco Galante, ha disposto un'azione di prevenzione e repressione del fenomeno, un problema che è stato al centro della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con le forze dell'ordine, cui è stato chiesto di intensificare i controlli.


Soprattutto perché, a seguito di "grandi bevute", nelle settimane precedenti si sono presentati problemi di ordine pubblico, con risse e liti sfociate in atteggiamenti di «manifesta insofferenza verso i controlli delle forze di polizia».


I primi controlli, che saranno estesi ad altri locali, sono stati compiuti sabato. Un sabato come tanti, con la solita invasione di giovani, minori e no, nei locali trendy per il consueto appuntamento serale. Occasioni che per alcuni si trasformano in cattiva abitudine di eccedere, grazie anche ad alcune promozioni che per un euro propongono il cosiddetto "shottino", un miscuglio di vodka, bibite energetiche e succo di fragola.


Poco dopo le 23, alcuni giovani si sono avvicinati al banco del Caffè della Piazza, in piazza XX Settembre. Hanno chiesto un coktail alcolico, che la barista ha somministrato. Due militari della Guardia di finanza di Pordenone si sono avvicinati e hanno chiesto i documenti ai clienti: sono risultati minorenni. Stessa operazione pochi minuti dopo, destinatari altri tre ragazzi di età inferiore ai 18 anni.


A quel punto sono scattati i verbali, notificati ai somministratori delle bevande alcoliche; rispondono in prima persona, ma se non pagheranno dovrà sopperire in solido la società gestrice del locale, la "ai tre civici srl". Cinque multe da mille euro ciascuna che, se pagate entro 60 giorni, vengono ridotte di un terzo, 333 euro ciascuna. La guardia di finanza ha anche contattato i genitori dei minori - tre di 16 anni e due di 17 - per informarli delle consumazioni di "shortini" da parte dei figli.


Le fiamme gialle hanno anche controllato la posizione del personale di servizio: due bariste sono risultate irregolare e la loro posizione è stata segnalata alla Direzione territoriale del lavoro. La situazione di un terzo lavoratore è ancora al vaglio. Quando il 20 per cento del personale risulta irregolare, tra l'altro, la Guardia di finanza chiede la sospensione momentanea dell'esercizio.


«La nuova moda dello "shottino" - ha ricordato il comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Fulvio Bernabei - sembra anche essere all'origine delle recenti risse scoppiate in centro città. L'iniziazione avviene addirittura a 14 anni: il fenomeno va combattuto prima che sia troppo tardi e sfoci in alcolismo vero e proprio».


La proprietà del locale, dal canto suo, ha inteso precisare che «il sabato i coktail vengono venduti a 3 euro anziché 5. Al personale avevamo raccomandato di non somministrare alcolici ai minori». Il direttore del locale, conclude la società, «è stato sospeso».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)