News di Alcologia

Saranno coinvolti 6 mila alunni
PORDENONE - (s.c.) I gravi fenomeni di bullismo, la dipendenza all'alcol, al tabacco e forme di doping frutto di sistemi educativi errati fanno sì che le famiglie aumentino la richiesta di una scuola che sia centro educativo. Anche per questo lo sport entra prepotentemente in classe. A questi fenomeni si aggiunge l'abbandono scolastico e una precoce rinuncia all'attività sportiva. È stata osservata nei giovani una scarsa percezione del proprio corpo tanto da compromettere l'equilibrato sviluppo delle capacità motorie, fondamentali per l'incremento della conoscenza e dei concetti astratti e che provoca in loro una cattiva accettazione di se stessi. Infine l'adozione di scorretti stili di vita sempre più sedentari dovuti alla cattiva alimentazione, con conseguenze gravi di obesità infantile e malattie collegate. Diviene pertanto necessario aiutare i bambini a vivere il proprio corpo con maggiore serenità e fiducia, a sapersi confrontare con gli altri per affrontare esperienze con spirito positivo, possibilmente di squadra. Su questi concetti si è basato il progetto del ministero della Pubblica Istruzione che partirà nelle scuole pordenonesi coinvolgendo oltre seimila alunni. «Lo sport spiegano al ministero - è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i ragazzi ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Richiede alla persona di mettersi in gioco e la stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà». Da qui l'idea di un ampio intervento per potenziare l'attività sportiva scolastica e conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell'intero anno scolastico e nel complessivo percorso educativo. Alla scuola, in collaborazione con il Coni che si è occupato dei finanziamenti, l'impegno di sviluppare una cultura sportiva già dalle elementari, migliorando l'aggregazione, l'integrazione e la socializzazione.