Porto Ercole (GR): chiusa la mostra in anticipo, i visitatori erano ubriachi
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Monumento di elevatissimo pregio storico e architettonico o comune discoteca?
La domanda ha investito come un ciclone il Forte Stella la scorsa settimana quando la mostra d'arte organizzata all'interno dall'associazione Art Day si è trasformata in una specie di rave tra alcolici e sigarette che impazzavano.
La polemica viaggia adesso sul forum di portoercole.org, intrisa degli inevitabili attriti tra santostefanesi e portercolesi.
E c'è anche un antefatto perché, in realtà, i malumori sono iniziati appena il Forte Stella, gestito dalla Argentario Approdi, è stato concesso all'Art Day per la mostra Faces nei giorni 12 e 13 dicembre.
In passato la stessa struttura era stata negata per altre iniziative (una teatrale "a costo zero" tiene a precisare il moderatore del forum Alberto Bistazzoni, sul Caravaggio, mentre la biennale d'arte contemporanea è stata fatta finire anzitempo) ma fin qui solo mugugni dai portercolesi "discriminati". Il bubbone è scoppiato nella notte fra sabato e domenica. Il lounge bar allestito nel "foro" al centro della pianta che, per questo è difficile stabilire se interno o esterno, ha cominciato a sfornare snack e bevande, mentre la musica andava a palla. E le foto artistiche? Un accessorio, fa capire Bistazzoni, nessuno, o quasi, le ammirava. Intenti in altre cose di nullo valore I ben oltre 99 visitatori che può ospitare la Stella erano impegnati in ben altro: mangiare e buttare i resti per terra, sballarsi con fumo, alcol e musica.
Il tutto è proseguito fin quando gli organizzatori hanno capito che si stava eccedendo. Quindi, per loro stessa ammissione, tutti fuori ed immediata quanto accurata opera di pulizia per il giorno successivo. Ma il dietrofront con la festa in corso non ha placato gli animi dei portercolesi.
Perché il Forte Stella meritava ben altro rispetto. «Si tratta - precisa Bistazzoni - di un museo accatastato come tale subito dopo il restauro e per di più dello Stato, non del Comune. Dentro un museo non si mangia e non si beve. Provate ad entrare dentro il museo archeologico di Grosseto con un sacchetto di patatine e poi vedete cosa vi dicono...».
Insomma un episodio da dimenticare, «a meno che non rimanga da esempio per futuri simili in cui deve prevalere sempre l'aspetto artistico sul divertimento».