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Positivo all'alcoltest per motivi di lavoro, assolto con formula piena

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Positivo all'alcoltest per aver lavorato a contatto con le vasche di fermentazione del vino. Assolto con formula piena

giovane operaio di Motta. Ieri mattina è stata discussa l'udienza al Tribunale di Treviso che ha visto il giovane difeso

dall'avvocato Tamara Tirindelli di Conegliano. I fatti risalgono al 27 settembre del 2008: il giovane residente a Motta di

Livenza dipendente di una cantina di Roncade, era appena uscito dal lavoro. A venti minuti di distanza, l'incidente a

Salgareda sulla strada provinciale Est: la sua automobile è stata centrata da un'altra auto uscita da una piazzola di sosta.

Con i rilievi eseguiti per ricostruire la dinamica esatta del sinistro, la Polstrada ha disposto anche l'alcoltest per

verificare l'eventuale guida in stato di ebbrezza dei conducenti. Per il giovane, vittima dell'incidente, risultato positivo

al controllo alcolimetrico, sono scattate le sanzioni previste dal Codice della strada, compresa la sospensione della

patente, anche per l'eccesso di velocità riscontrato. Ieri mattina, l'udienza a Treviso, ha stabilito la piena assoluzione

del giovane. Il ragazzo, dipendente della cantina, in quei giorni lavorava sulle vasche della fermentazione del vino che in

quel periodo, tempo di vendemmia, funzionavano a pieno regime. Inevitabile che il giovane finisse per inalare i vapori

d'alcol sprigionati dalle vasche e che per questo risultasse positivo all'alcoltest senza aver bevuto un goccio di alcolico.

Come spiegato dalla difesa del giovane, sarebbe stato sufficiente respirare i vapori per solo mezz'ora per poi risultare

positivo al controllo alcolimetrico, senza peraltro, percepire gli effetti della «sbornia». Gli effluvi delle vasche,

infatti, non comportano gli effetti collaterali della classica ubriacatura. Per il giovane, che si è messo al volante come

ogni giorno, diretto a casa, sarebbe stato quindi impossibile rendersi conto della situazione. Non ha trovato fondamento,

nemmeno la possibilità che il lavoratore si fosse fermato nel tragitto tra la cantina e il luogo dell'incidente a bere un

goccetto, che gli avrebbe provocato l'alterazione. Piena assoluzione, dunque, dato che l'inalazione dei vapori di etanolo non

costituisce reato, ma solamente l'ingestione delle bevande alcoliche. (*) Rientrata anche la sanzione per l'eccesso di

velocità: come confermato dal perito del tribunale, il giovane in quel momento stava correndo entro i limiti.