Predazzo (TN): feste ed eccessi
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È polemica a Predazzo per quanto successo nel corso della «biciclettata» organizzata in paese lo scorso 29 agosto e denominata «Aragosta al bar 2009». Una manifestazione che ha visto protagonisti numerosi giovani e meno giovani (ragazzi, ragazze, uomini e donne) della borgata ma anche di fuori zona, in un giro per tutti i bar organizzato dal gruppo giovanile «Aragosta». La festa, inevitabilmente condita di qualche eccesso, è ora diventata l'oggetto di una dura interrogazione consiliare presentata dal consigliere di minoranza Dino Degaudenz. Quest'ultimo lamenta «i disagi a cui è stata sottoposta la popolazione», parlando di «immagine altamente negativa che si è data nei confronti degli ospiti e ritenendo del tutto fuori luogo bloccare di fatto un paese per permettere a dei giovani di potersi ubriacare passando da un bar all'altro. Se il paese è stato bloccato dalle 14 alle 18, quindi anche fuori dell'ordinanza del sindaco, ritengo» sottolinea Degaudenz «che non vi sia giustificazione alcuna per il ruolo che un'amministrazione pubblica ha nei confronti del giovani. Si vieta al gruppo Ana di distribuire vin brulè alla festa di San Martino (11 novembre, ndr) perché l'alcol fa male e poi si permette di trasformare il paese in una balera dove alcol e qualcos'altro vanno benissimo. Lo scorso anno, una ragazza è andata in coma etilico e tutto tace. Quest'anno vi sono stati ancora problemi ma tutto va bene. La zona del campo ippico e dintorni è diventata per una sera il bagno pubblico, in quanto, visto di persona, pur con i servizi igienici aperti, si preferiva fare i propri bisogni all'aria aperta, forse più appagante o ispirante di chissà che cosa. Come è possibile» si chiede Degaudenz «offrire agli occhi del turisti un party in centro paese, quasi fosse un avvenimento di rilevanza, di cultura e di tradizione?». Ha risposto il sindaco Silvano Longo . In sintesi: l'ordinanza è stata emessa per ragioni di sicurezza; è stata garantita la presenza della Polizia municipale, dei Carabinieri e dei Carabinieri in congedo; la proroga dell'ordinanza fino alle 18 è stata decisa «onde consentire ai partecipanti di poter defluire con criterio»; alcune tende al campo ippico sono state autorizzate e l'area è stata alla fine trovata in ordine; infine,«sarebbe auspicabile poter pensare ad uno scenario scevro da taluni eccessi», ma «l'Aragosta al bar è un evento che ha quale obiettivo la socializzazione dei partecipanti, per cui è indispensabile fare un'analisi approfondita ed organica della problematica nel suo complesso». L'impegno dell'amministrazione, sotto questo profilo, conclude Longo «non è mani mancato», ma «sarebbe controproducente disattendere le aspirazioni di quei giovani che sono animati da buona volontà e da tanta voglia di fare». Con un invito conclusivo a riflettere «su quale possa essere il ruolo, nella nostra epoca, di istituti che in passato hanno esercitato una funzione di capitale importanza, come la famiglia e la scuola». Se Degaudenz sarà soddisfatto o meno (è facile per altro propendere per la seconda ipotesi), lo sapremo nella prossima seduta consiliare.