Preoccupante fotografia sui giovanissimi: il 35% si ubriaca una volta al mese
Osservatorio regionale: «Il 35 per cento dei giovanissimi si ubriaca una volta al mese»
I dati sull’abuso di alcol nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni dell’osservatorio regionale per le dipendenze è allarmante. La vicenda di bergeggi della scorsa settimana ha acceso i riflettori sul fenomeno
Savona - Il 35 per cento dei giovani di un’età compresa tra i 15 e i 19 anni, nel savonese, esce almeno una volta al mese con l’intento preciso di ubriacarsi. Ricorrendo al fenomeno del “binge drinking”, cinque bevute di seguito, a intervallo minimo, dello stesso alcolico.
È preoccupante la fotografia sui giovani e l’abuso di sostanza alcoliche scattata da Espad Italia (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) e riportata dalla dottoressa Sonia Salvini, referente dell’Osservatorio regionale per le dipendenze (Alisa).
Una situazione che si acuisce durante l’estate, quando le uscite dei ragazzi sono più numerose. Il tutto combinandosi con un’aggravante, questa volta rilevata dal Not, il Nucleo operativo per le tossicodipendenze della Prefettura di Genova: in Liguria e nel savonese è in forte aumento l’uso di cannabinoidi sintetici, che vengono abbinati all’utilizzo di alcol, con reazioni, sui ragazzi, molto più violente di una normale canna.
«Secondo gli studi – spiega Sonia Salvini- questi cannabinoidi sintetici, assunti insieme ad alcolici, determinano comportamenti violenti e imprevedibili». Un campanello d’allarme che tocca particolarmente il territorio savonese, alla luce del folle gesto del diciassettenne torinese, che ha lanciato un cassonetto, all’uscita della discoteca Kava di Bergeggi, ferendo gravemente un bambino francese che dormiva sulla spiaggia dei Prodani con la famiglia. Il ragazzo, autore del gesto, era ubriaco. Il recente viaggio del Secolo XIX nei giardini antistanti la Kava, intorno alla mezzanotte nel fine settimana, ha fotografato una situazione drammatica, ribadita anche ieri dal sindaco Arboscello: «Entrano in discoteca già ubriachi».
A gruppetti, arrivano dotati di sacchetti della spesa con bottiglie di birra, vino, liquori e amari, da consumare, spesso insieme a cannabinoidi. Il tutto prima di andare a ballare. Un fenomeno difficile da contrastare.
«La situazione è complessa - spiega Nicoletta Conio, psicologa e psicoterapeuta del Serd dell’Asl savonese - Il divertimento, per i giovani, è sempre più abbinato al concetto di sballo. Alla Kava si svolge una pratica importate: alcuni giovani vengono, all’ingresso, sottoposti all’alcol test. Il Serd dell’Asl 2 fa la stessa cosa, in modo più ampio e diffuso, nelle sagre estive in provincia. Anche con la collaborazione dei giovani studenti, aderenti al progetto della Peer education, partecipiamo con un apposito stand nelle sagre maggiori: siamo stati a Luceto, a Stella, a Finalborgo, ora saremo a Toirano ai Gunbi».
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.ilsecoloxix.it/savona/2019/08/12/news/osservatorio-regionale-il-35-per-cento-dei-giovanissimi-si-ubriaca-una-volta-al-mese-1.37340972
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)