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Prevalenza d'uso dei cannabinoidi sintetici attraverso l'analisi del capello

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Prevalenza d’uso dei cannabinoidi sintetici attraverso l’analisi del capello


fonte: Drug Test Anal.
 

I cannabinoidi sintetici sono sostanze progettate e prodotte in laboratorio, spesso commercializzate come miscele di erbe attraverso il web. In uno studio pubblicato sulla rivista Drug Testing and Analysis, i ricercatori evidenziano come l’effettiva diffusione dei cannabinoidi sintetici tra la popolazione non sia facilmente determinabile. Per rilevare la loro presenza in matrici biologiche, in particolare nelle urine, subentrano problematiche legate alla trasformazione metabolica che queste sostanze subiscono una volta introdotte nell’organismo. Allo stato attuale inoltre, la maggior parte delle analisi di routine non includono procedure di screening per i cannabinoidi sintetici, rendendo difficile valutarne il reale consumo nella popolazione, così come valutare il potenziale legame tra l'uso di nuove sostanze psicoattive e gli infortuni sul lavoro o il traffico su strada. Per superare questi limiti, l'individuazione della molecola tal quale (parent) in campioni di capello, potrebbe rappresentare una possibile soluzione. A differenza delle urine, nella matrice cheratinica viene incorporata attraverso il sudore e/o il flusso sanguigno e il sebo, la molecola parent. 


Il gruppo di ricerca del Centro Regionale Antidoping di Orbassano ha sviluppato e validato un metodo in UHPLC-MS/MS, che è stato poi applicato all'analisi di 344 campioni di capelli (già analizzati nel 2011 per droghe classiche o per l’abuso alcolico), per la ricerca questa volta, dei cannabinoidi sintetici. Complessivamente, 15 campioni sono risultati positivi per almeno un cannabinoide sintetico, dei 23 ricercati. I risultati indicano che i giovani maschi, ex o ancora attivi consumatori di cannabis, rappresentano la popolazione più spesso coinvolta nel consumo di cannabinoidi sintetici. Sono stati determinati anche diversi casi di policonsumo. Il cannabinoide più frequentemente rilevato è risultato essere il JWH-073 (11 positività), generalmente a bassa concentrazione (media 7.69 ± 14,4 pg/mg, range 1,6-50,5 pg/mg), seguito dal JWH-122 (8 positività, concentrazione media: 544±968 pg/mg, range 7,4-2800 pg/mg). Sono stati inoltre identificati i cannabinoidi JWH-250, JWH-081, JWH-018, JWH-210, JWH-019 e AM-1220. Per diversi campioni positivi, la concentrazione di cannabinoide sintetico era inferiore a 50 pg/mg, sottolineando, concludono i ricercatori, la necessità di stabilire valori di cut-off per discriminare tra consumo cronico, uso occasionale o eventuale contaminazione esterna.


Salomone A, Luciano C, Di Corcia D, Gerace E, Vincenti M. Hair analysis as a tool to evaluate the prevalence of synthetic cannabinoids in different populations of drug consumers. Drug Test Anal. 2014 Jan-Feb;6(1-2):126-34. doi: 10.1002/dta.1556. Epub 2013 Sep 30.


http://www.droganews.it/news/2188/Prevalenza_d%E2%80%99uso_dei_cannabinoidi_sintetici_attr.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)