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Preventing Chronic Disease: negli adulti un decesso su 10 legato al consumo eccessivo d'alcol

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USA: negli adulti un decesso su 10 legato al consumo eccessivo d’alcol

Il consumo eccessivo di bevande alcoliche rappresenterebbe negli USA la causa di morte per un adulto su dieci (età compresa tra i 20 e i 64 anni).
Questi i dati contenuti in un rapporto prodotto dai ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, pubblicato il 26 giugno scorso sulla rivista Preventing Chronic Disease.

I dati analizzati dai ricercatori sono stati estrapolati grazie al software “Alcohol-Related Disease Impact” (ARDI) elaborato dallo stesso centro, il quale fornisce stime sia a livello federale che di ogni singolo stato sulle morti attribuibili all’abuso di alcolici.
Il numero complessivo di decessi alcol correlati tra il 2006 e il 2010 è stato di 88.000 persone. Tra questi rientrano lo sviluppo di forme tumorali, disfunzioni epatiche e scompensi cardiaci o, ancora, morti derivanti dall’alterazione dello stato di coscienza conseguente all’uso massiccio di alcolici, come violenze domestiche, intossicazioni e incidenti stradali.
Sotto la dicitura generica di “consumo eccessivo” di bevande alcoliche viene considerato il binge drinking (4 o più drink consumati in un’unica circostanza per le donne contro i 5 o più bevande alcoliche per gli uomini), l’heavy drinking (8 o più bevande alcoliche assunte ogni settimana per le donne contro le 15 o più bevande alcoliche a settimana per gli uomini), il consumo di alcolici da parte di donne incinta e da parte di persone sotto i 21 anni.

Nello specifico, il 70% circa di decessi dovuti all’assunzione smisurata di alcolici ha coinvolto adulti in età lavorativa e, di questi, il 70% era di sesso maschile. Inoltre, il 5% dei decessi ha riguardato soggetti con meno di 21 anni, considerato limite legale negli Stati Uniti per bere alcolici. Tra gli stati USA il New Mexico è risultato essere quello con la percentuale più alta di morti alcol correlate (51 decessi ogni 100.000 abitanti), il New Jersey quello con la percentuale più bassa (19,1 ogni 100.000 abitanti).
I risultati dello studio portano i ricercatori ad evidenziare l’importanza che vengano adottate a livello federale diverse nuove strategie evidence-based per impedire l’eccessivo uso di bevande alcoliche.

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3129


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)