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Processi per alcol alla guida, la condanna è "a rate"

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La condanna è troppo salata? Nessuna paura: la paghiamo a rate. Fatta la legge (in particolare la guida in stato di ebbrezza, con il suo recente inasprimento), trovata la dilazione. Crescono, in tribunale a Como, le opposizioni ai decreti penali di condanna da parte di automobilisti-imputati perché sorpresi alla guida dell'auto con un tasso alcolemico superiore al consentito. E si oppongono non già con la speranza di farsi assolvere, ma solo per poter poi chiedere la dilazione rateizzazione della condanna penale.
Date la colpa alla crisi economica, oppure al segno dei tempi, in cui tutto viene rateizzato. Resta però un dato: sul Lario sono cresciute le opposizioni ai decreti penali di condanna, a fronte di conti salatissimi presentati dalla procura.
L'ultimo caso ieri, quando davanti al giudice delle udienze preliminari si è presentato un automobilista che ha preferito allungare il proprio iter processuale - pur consapevole dell'inevitabile condanna - a fronte dell'opportunità di chiedere la dilazione del pagamento dell'ammenda finale.
Alla base di queste richieste, a parte una difficoltà generalizzata da parte delle famiglie comasche a far quadrare i conti anche senza multe, c'è l'inasprimento delle pene previste per il reato di guida in stato di ebbrezza. Le norme parlano da sole: oltre all'ammenda prevista dal codice della strada - e parliamo di multe fino a 6mila euro - che viene comminata dalla Prefettura, l'automobilista finito sotto inchiesta per guida in stato di ebbrezza rischia anche una condanna penale, di solito (per gli incensurati) si parla di una condanna a una quarantina di giorni di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) che vengono convertiti in un'ammenda pecuniaria.
Da qualche a mese a questa parte la conversione ha subito un deciso inasprimento, al punto da far lievitare anche sui 10mila euro la condanna finale. Da qui l'esigenza per molti di opporsi per poter chiedere la rateizzazione della batosta, previa presentazione di dichiarazione dei redditi che attesti l'esigenza di dilazionare i pagamenti. C'è poi chi gioca già in anticipo: si tratta di quegli imputati che, potendo contare sull'assistenza di un avvocato di fiducia, chiedono direttamente al pubblico ministero la possibilità di rateizzare l'eventuale condanna.
Casi in sensibile aumento, si diceva. Resta dunque il dilemma sul motivo per cui, a fronte di ripercussioni - per il portafoglio, la patente e la fedina penale, se non anche per l'auto (confiscata oltre 1,5 grammi d'alcol per litro di sangue) - i dati sulle guide in stato di ebbrezza restino così drammaticamente elevati.