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Progetto alcolismo: III incontro

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Alla riunione tenutasi giovedì pomeriggio nella sala consiliare del comune planisino erano presenti i membri del consiglio direttivo dell'Associazione, la responsabile e la psicologa del Sert (Asrem) , rispettivamente Giovanna De Cerce e Angelica Romanelli, il commissario straordinario di S. Elia a Pianisi, Bonanni, il sindaco del comune di Pietracatella, Di Vita, la dirigente scolastica, Giovanna Fantetti ed alcuni docenti del locale Istituto Comprensivo, la sociologa Anna Morsella, e l'assistente sociale Marino Cirelli dell'Associazione Carità per l'Uomo di Campobasso.
Definite nel corso dell'incontro iniziative, date ed attività da realizzare nei prossimi mesi per dare il via alla prima fase del progetto, che sarà preceduta da un convegno di lancio, fissato per giovedì 19 febbraio alle ore 16, nella solita sala consiliare.
Nell'introdurre i lavori il presidente dell'Age S.Elia, Maria Saveria Reale, ha ribadito la necessità di collaborare sinergicamente e fattivamente per la buona riuscita del progetto. "Rafforzando la rete tra servizi pubblici e privati, il gruppo di lavoro, attraverso una campagna di prevenzione e sensibilizzazione che vedrà interessati i ragazzi, le famiglie e le comunità, mira a tracciare validi percorsi ed individuare soluzioni per un fenomeno, l' alcolismo, che sta assumendo nella nostra area del Fortore, come altrove, dimensioni preoccupanti".
"E' indispensabile - ha commentato la sociologa Morsella - adoperarsi per favorire un cambiamento di cultura. Grazie alla disponibilità della dirigente Fantetti e dei docenti entreremo nelle scuole per incontrare i ragazzi e forniremo loro informazioni sui rischi derivanti dall'uso di bevande alcoliche, stimolando così la nascita di una mentalità nuova e critica che educhi a stili di vita sobri. L'approccio tende ad instaurare un rapporto alla pari, nel quale non ci sono insegnanti e studenti, ma persone che si confrontano. Ricorreremo ad un linguaggio giovanile - ha aggiunto la Cirelli - per avvicinarci il più possibile al mondo degli adolescenti".
Saranno diversi gli strumenti didattici utilizzati e i temi da trattare. Si passerà dalla presentazione e somministrazione di un questionario nel primo incontro alla proiezione di slide in quelli successivi, accompagnando e stimolando i ragazzi su argomenti come il concetto di salute, la definizione di alcol e di bevande alcoliche, di luoghi comuni e dei danni provocati dall'abuso di alcol. Fino a promuovere una cultura alternativa del bere secondo i dettami dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Altro tassello del progetto sarà rappresentato dalla formazione dei volontari dell'Associazione e delle famiglie dei comuni interessati. "Con il nostro intervento metteremo in campo azioni operative - ha spiegato la psicologa del Sert Romanelli - per scuotere le coscienze e lavorare laddove esiste una cultura positiva del bere. Spesso è la famiglia che non conosce la portata del problema. Secondo i dati attuali, per esempio, il momento di iniziazione si è abbassato agli 11 anni".
A Pietracatella, invece, sarà creato il "gruppo continuo", che comprende i genitori dei bambini dagli 8 ai 10 anni. "Si tratta di un progetto sperimentale - ha chiarito la dottoressa De Cerce - che sarà portato avanti in collaborazione con la Prefettura, il Sert e il Consultorio Familiare di Campobasso.
Guardando ad una visione d'insieme - ha concluso la responsabile - partiremo da più livelli per orientare poi le azioni verso un'unica direzione. L'auspicio è che, con il supporto delle istituzioni, si possano concretizzare le soluzioni prospettate in questi mesi di studio".
Gli attori coinvolti hanno già messo sul tavolo delle proposte la creazione di un centro giovanile, che offra la possibilità ai ragazzi di occupare nel migliore dei modi il tempo libero, svolgendo svariate attività. Dopo aver acquisito la consapevolezza della valenza e dell'importanza di una nuova cultura del benessere.
Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale sull'alcol sono oltre 9 milioni gli italiani a rischio per il consumo di alcol. Tra questi 740mila sono minorenni, il 19,5% dei giovani fra gli 11 e 15 anni dichiara di aver consumato alcol almeno una volta nell'anno e nonostante il divieto, sancito dalla legge, di somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni.
Il 60% dei giovani consumatori beve prevalentemente birra e il 40% vino. Le ragazze sono i soggetti più a rischio. Altro segnale di come la situazione stia peggiorando è il fenomeno del binge drinking (bere esclusivamente allo scopo di ubriacarsi), cresciuto nel 2007 di circa il 5% rispetto a dieci anni prima. Tra il venerdì ed il sabato notte avvengono, ogni anno, circa 11mila incidenti stradali causati dall'alcol e, in assoluto, sono i giovani le principali vittime. Nel 2006 (ultimi dati disponibili Aci-Istat) sulla strada ne sono morti quasi 2mila tra i 18 e i 35 anni.