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Programma dei 12 passi: benefici anche per i consumatori di sostanze con disturbi psichiatrici

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Programma dei 12 passi: benefici anche per i consumatori di sostanze con disturbi psichiatrici
 
Fonte: Alcoholism: Clinical & Experimental Research


Titolo originale e autori: Bergman B.G., Greene M.C., Hoeppner B.B., Slaymaker V., Kelly J.F. Psychiatric Comorbidity and 12-Step Participation: A Longitudinal Investigation of Treated Young Adults. Alcoholism: Clinical and Experimental Research, 2013- 


I programmi di recupero basati sul metodo dei 12 passi risulterebbero efficaci anche per i consumatori di sostanze stupefacenti che hanno concomitanti disturbi psichiatrici (doppia diagnosi). Questi i risultati di uno studio condotto da Bergman e colleghi del Massachusetts General Hospital Center for Addiction Medicine (Stati Uniti), pubblicati sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
I programmi di recupero che si basano sul metodo dei 12 passi (ad esempio, Alcolisti Anonimi e Narcotici Anonimi) forniscono un sostegno reciproco (mutuo-aiuto) tra persone con disturbi da uso di sostanze (SUD) nel raggiungimento dei 12 step prefissati. Studi e testimonianze hanno dimostrato che questi programmi possono svolgere un ruolo importante nel recupero dalla tossicodipendenza di giovani adulti. Tuttavia, esistono preoccupazioni riguardo l'adeguatezza dei programmi dei 12 passi per sottogruppi di pazienti più problematici, come le persone con doppia diagnosi (DD).
Lo studio ha valutato l’influenza della diagnosi (DD o solo SUD) sulla partecipazione al programma dei 12 passi e i vantaggi derivanti da questo. Bergman ed i suoi colleghi hanno seguito 296 giovani adulti (218 uomini e 78 donne, prevalentemente caucasici), di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che hanno partecipato a un programma residenziale privato non-profit di trattamento dei disturbi da uso di sostanze, tra il 2006 e il 2008. Tutti i partecipanti sono stati valutati all’inizio e a 3, 6, 12 mesi dopo il trattamento, sulla percentuale di giorni d’astinenza, e sulla frequenza e il coinvolgimento attivo nel programma dei 12 passi.
I risultati indicano che i giovani adulti con doppia diagnosi e quelli con solo disturbi da uso di sostanze hanno frequentato e beneficiato allo stesso modo della partecipazione al programma. Inoltre, i pazienti con DD possono trarre maggiori benefici da alti livelli di coinvolgimento attivo. Secondo gli autori, è necessaria ulteriore ricerca per chiarire se il coinvolgimento attivo in questi programmi possa compensare il peso ulteriore della comorbidità con la malattia mentale sui risultati del recupero dalla tossicodipendenza.
 


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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)