Proibizionismo e stato di polizia
alcol birra vino alcool prevenzione legge giovani alcolismo
Dalla serata di venerdì scorso a Roma è scattato ufficialmente il coprifuoco targato Gianni Alemanno, come a Baghdad, come a Gaza. Peccato che in Italia la guerra che il governo Berlusconi sta combattendo sia quella contro la democrazia e la libertà (altro che Popolo della Libertà).
Le ordinanze comunali romane, fortemente volute dal sindaco post-fascista, che vietano il consumo di alcool all'aperto dopo le nove di sera nelle piazze storiche della capitale, rappresentano infatti l'abdicazione definitiva di ciò che era rimasto dello Stato di Diritto. Roba che neanche nello Utah dei mormoni si era mai sentita. Insieme alla vittoria schiacciante della destra alle elezioni di aprile, si è fatta strada la folle idea che l'ordine pubblico, nell'Italia del terzo millennio, debba essere mantenuto esclusivamente attraverso l'uso della polizia e del monopolio statale della forza. Perché a un libero cittadino non sarà più permesso di gustarsi una birra o un bicchiere di vino nelle splendide vie di Roma antica? Una domanda a tutt'ora rimasta inevasa dalle autorità.
Il provvedimento draconiano che sta impegnando centinaia di poliziotti a chiedere i documenti a chiunque venga pizzicato con un bicchiere in mano (non più solo i pericolosi fumatori di spinelli dunque), si dice sia stato adottato per arginare il triste fenomeno dell'ubriachezza molesta diffusosi a macchia d'olio tra le giovani generazioni. Nessuno si preoccupa però di parlare di mancanza di educazione, di valori (non quelli cattolici) e di informazione per milioni di ragazzini che in tv sono costretti a sorbirsi martellanti pubblicità di alcolici, auto sportive, belle donne e persone di successo, senza che la scuola, o qualche altra istituzione, si preoccupi di fornire loro una guida per il futuro.
Il classico miscuglio all'italiana insomma, dove gli unici a gioire saranno gli Al Capone di turno che già, con la complicità delle autorità della "tolleranza zero" e della "guerra alla droga", guadagnano miliardi di euro con lo spaccio della Marijuana (per non parlare delle altre sostanze) di cui, solo nel nostro Paese, più di 4 milioni di persone hanno fatto uso. La goccia che fa traboccare il bicchiere questa volta però potrebbe far aprire gli occhi ad un popolo di pecore, abituato ad accettare qualsiasi umiliazione. Franza o Spagna purchè se magna.