Provincia di Bolzano: nuova campagna di lotta all'alcol
Provincia di Bolzano: nuova campagna di lotta all'alcol
Parte «Bere responsabile». Theiner: troppi costi sociali
BOLZANO - Mentre i provvedimenti del comune danno i primi frutti (ordinanza anti-alcol per la strada), la Provincia- cha sta
portando avanti il giro di vite di far pagare le ambulanze agli ubriachi, annuncia un altro passo della campagna «Bere
responsabile». Inaugurata presso l'assessorato alla sanità, in via Gamper 1, anche la mostra delle opere realizzate dagli
utenti dell'associazione Hands.
«Con la prevenzione potrebbero essere risparmiate enormi spese nella sanità - ha affermato l'assessore provinciale Richard
Theiner- proclamare l'astinenza totale sarebbe irrealistico. Ma "quello che è troppo, è troppo": è questo il nuovo slogan che
abbiamo scelto. La spesa pubblica annua riconducibile a problemi legati all'alcolismo si aggira intorno ai 100 milioni di
euro». Il simbolo della campagna, semplice e incisivo, è rappresentato da un tappo di bottiglia rotondo e dentellato di
colore rosso. Dentro vi è un punto esclamativo bianco, simile ai segnali stradali, il quale è simbolo di «attenzione».
Alla presentazione , anche Peter Koler, responsabile del Forum Prevenzione, che ha posto l'accento sul fatto che l' ultima
ricerca ha rilevato che nei giovani di 14 - 15 anni dal 2004 al 2009 ci sia un calo dell'8% nel consumo di alcol, mentre nei
giovani tra i 14 ed i 25 anni questo calo è del 5%.
Lo stesso Koler l'altro ieri si era dimostrato perplesso sull'ultima decisione della Provincia, di far pagare l'ambulanza a
chi venisse soccorso perché ubriaco, «anche se caso urgente». Koler aveva spiegato che esiste il rischio che qualcuno non
chiami il soccorso proprio per paura del conto da pagare.
Interpellato su questo tema, il neoassessore comunale alle Politiche sociali e Giovani, Mauro Randi non esclude
aggiustamenti: «Probabile che se uno è ubriaco e sta male a chiamare l'ambulanza possano essere altri, quindi questa misura
in effetti potrebbe essere inefficace- spiega Randi- in ogni caso, così come altri interventi in questo campo, bisogna
lavorarci sopra: provare, valutare gli effetti ed eventualmente portare degli aggiustamenti. La "bacchetta magica" nessuno ce
l'ha, tantomeno per combattere l'abuso di alcol».
Interviene anche la Lega: «La giunta sulla campagna di sensibilizzazione esprime l'obiettivo ma non come raggiungerlo- spiega
una nota dei vertici del Carroccio- esortare al "bere responsabile" è come dire che bisogna andare piano in auto a chi,
spesso a vent'anni, pensa di essere invincibile e immortale. Certo, se nelle case ci fossero meno bottiglie di alcoolici, pur
restando di libero consumo, ci sarebbero meno occasioni per bere».