Provincia di Brescia: undici croci sull�asfalto, la strage continua
incidenti morte alcol alcolismo giovani
di FABRIZIO VERTUA
DALL'INIZIO di quest'anno, sono già 11 le croci poste ai bordi delle strade nella provincia di Brescia. Un bilancio che già a metà febbraio è pesantissimo. A fine del 2009 le persone che hanno perso la vita a causa di incidente erano 112. Un dato comunque in calo rispetto agli anni precedenti, ma ancora troppo alto quando si parla di vite umane.
Questo è il frutto sia di strade spesso non all'altezza di questo nome, ma spesso, anzi soprattutto, di un alto tasso di indisciplina al volante.
SONO 2355 le patenti ritirate dalla sola polizia stradale lo scorso anno. Una media di 196 al mese. Un dato in linea con gli anni precedenti, a cui vanno aggiunti gli oltre 116mila punti decurtati. Basterebbero solamente queste due informazioni, per giustificare l'affermazione iniziale; ma quali sono le negligenze degli automobilisti bresciani? Sui 50mila verbali complessivamente elevati, l'eccesso di velocità è ancora l'infrazione più commessa, con oltre 15mila sanzioni rilevate dalle varie apparecchiature tecnologiche come il saefty tutor in autostrada, l'autovelox e il telelaser.
A seguire, il mancato uso delle cinture di sicurezza 2.705. Poi c'è il capitolo relativo alla guida in stato d'ebbrezza, 1.929, e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, 115. Dall'entrata in vigore, nel luglio 2008, della confisca del veicolo per l'eccessivo tasso alcolemico, sono ben 369 i veicoli sequestrati. Infine, sono oltre mille le infrazioni compiute per l'uso improprio del cellulare.
UN PANORAMA non certo incoraggiante, che vede però gli agenti della Polstrada di Brescia sempre impegnati in prima linea nell'attività di controllo, contrasto e prevenzione per la salvaguardia della sicurezza sulle strade. 162 le unità dislocate fra il comando di Brescia e le sezioni distaccate di Darfo Boario, Iseo, Chiari, Montichiari, Desenzano e Salò, garantiscono una presenza capillare su un territorio vasto quanto una piccola regione.
Alla loro guida, si è insediato da qualche mese il comandante Barbara Barra. Non è un caso che nel 2009, gli uomini in divisa blu abbiano rilevato 77 incidenti nei quali hanno perso la vita 82 persone sulle 112 decedute complessivamente in provincia.
«Sono tanti i nostri obiettivi e le nostre attività -la dottoressa Barra - Puntiamo poi sul controllo delle norme comportamentali, ancora oggi il mancato utilizzo della cintura di sicurezza risulta una delle maggiori cause di morte. Manca una coscienza comune: la cintura è fondamentale per salvaguardare la vita». E sempre per quanto riguarda la condotta di guida, l'altro punto dolente è certamente l'abuso di alcol. «Anche in questo caso - conferma Barra - non è passato il concetto che chi guida non deve bere. Per questo, accanto al servizio stragi che ogni fine settimana ci vede in strada per controllare abbiamo affiancato una serie di campagne di sensibilizzazione.
Il nostro scopo principale non è quello di sanzionare e punire gli automobilisti ma cercare di educarli, perché il rispetto delle norme significa salvaguardare la vita, la loro trasgressione può spesso determinare la propria morte e quella degli altri».