Provincia di Como: alcol tra i giovani, la nuova emergenza sociale
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In una recente ricerca Doxa si legge che «in ogni cultura ove l'alcol sia presente, il processo di civilizzazione ha provato a costruire una o più regole che segnassero i confini invalicabili tra uso ed abuso, tutelando il diritto alla festa e alla sua imprevedibilità e, nel contempo, difendendo l'ordine individuale, familiare e sociale. Come in ogni processo culturale, tuttavia, la regola non è per sempre, il confine è mobile: la storia del prodotto alcol, dei modi della distribuzione e del consumo è dunque anche storia dei mutamenti culturali della popolazione che ha bevuto». "Bere" è un gesto comune. "Bere" troppo sta diventando un gigantesco problema. Soprattutto tra i più giovani. Secondo le autorità sanitarie comasche, «il consumo di alcolici è molto diffuso tra i giovanissimi» e in particolare tra i ragazzi tra 14 e 17 anni.
Si sta espandendo, anche sul Lario, il rito delle "binges", le abbuffate alcoliche.
I giovani, insistono gli esperti, «tendono a ubriacarsi 10 volte di più degli adulti. Il 7% dei minori di 17 anni, in provincia di Como, dichiara di ubriacarsi almeno 3 volte alla settimana». Un'indagine effettuata dall'Asl nelle scuole superiori ha fatto emergere come su 560 studenti tra 15 e 19 anni, il 37,8% abbia consumato da 1 a 5 volte in un mese 5 o più bevande alcoliche nell'arco di due ore.
L'alcolismo è un'autentica emergenza sociale, e come tale va probabilmente affrontata. Senza il timore di assumere provvedimenti molto severi contro chi contravviene alle norme che vietano la vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni. Ne parliamo stasera, in diretta su Etv, a partire dalle 20.30.
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