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«La droga è ovunque ci siano ragazzini»

  
I dati più recenti sul consumo di droghe in Lombardia affermano che un quindicenne su quattro ha già consumato cannabis, tra i tredicenni il dato scende al 3,4%. Le famiglie, giustamente, sono preoccupate, si interrogano. Ieri alcune mamme di Morbegno hanno denunciato pubblicamente la vicinanza degli spacciatori ai loro figli, gli studenti che ogni giorno salgono sul treno per andare a scuola. Si spaccia in stazione, sui convogli, davanti alle discoteche e alle scuole, in qualsiasi luogo in cui c'è aggregazione.
«È un fenomeno assolutamente normalizzato - avverte il responsabile del dipartimento dipendenze dell'Asl di Sondrio, Massimo Tarantola - la droga è dappertutto e negli ultimi anni si è notevolmente abbassata l'età del primo contatto con le sostanze psicoattive, che qualcuno comincia a provare già a 13 anni».
Le politiche sociali si sono adattate ai tempi e tendono ad essere maggiormente inclusive. Dal mese di settembre, la lotta all'abuso di sostanze, hashish, cannabis, eroina, droghe sintetiche, si combatte su più fronti e a vari livelli. «Il primo step riguarda l'aspetto della prossimità, del fornire ai giovani informazioni e opportunità per essere ascoltati attraverso la presenza degli operatori nei luoghi del divertimento. Da settembre a oggi sono già 500 i ragazzi avvicinati. La seconda azione entra nelle scuole - continua Tarantola - e ci consente di rafforzare l'autoregolamentazione degli studenti e di intervenire con misure individuali nei casi più critici».
La proposta, al momento, ha raccolto l'interesse di otto istituti superiori di Sondrio, Chiavenna e Morbegno fra cui il Besta, il Pinchetti, il Romegialli e il Saraceno, coinvolgendo circa 200 studenti. Sempre da settembre è operativo a Morbegno, alla comunità "Il Gabbiano" un centro diurno sperimentale che accoglie adolescenti con problematiche di abuso di alcool e droghe e che attualmente ospita 5 ragazzi.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)