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Psicologia: identikit dei fan dello shopping online, in agguato la dipendenza

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Psicologia: identikit dei fan dello shopping online, in agguato dipendenza

Lo shopping online "può essere pericoloso: può creare dipendenza generando atteggiamenti compulsivi che oscillano tra appagamento, frustrazione e senso di colpa". Lo afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che con Massimiliano Dona - segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori - analizza il fenomeno e traccia l'identikit dei protagonisti in "Aggiungi al carrello. Shopping on-line: sopravvivere agli inganni e alle dipendenze del web" (Minerva Editore), volume che sarà presentato a Roma il 24 ottobre.


L'Eurodap ha effettuato uno studio che ha coinvolto 800 persone che fanno acquisti in rete. Tutte hanno tra i 20 e i 50 anni, con un'equa distribuzione tra uomini e donne. Il 70% del campione acquista abitualmente on-line: ma se la maggioranza degli uomini predilige oggetti elettronici e viaggi, la maggioranza delle donne si concentra su servizi ed abbigliamento. E il 30% degli acquirenti si dichiara spesso insoddisfatto di ciò che ha scelto di mettere nel cybercarrello. Secondo lo studio i motivi che portano all'acquisto online sono principalmente la convenienza, la possibilità di confrontare prezzi e prodotti in tempo reale e le informazioni sul prodotto da parte degli altri acquirenti. I giovani considerano lo shopping reale migliore di quello virtuale, e le persone al di sopra dei 50/55 anni, avendo poca dimestichezza con il mondo del web, non si fidano delle attività che esso propone.
"Dallo studio è emerso un dato molto significativo, che fa comprendere più che mai come si possa diventare facilmente dipendenti dall’acquisto in rete – aggiunge l'esperta - Il 50% del campione dichiara che spesso si collega senza intenzione di fare acquisti o senza avere un’idea precisa di cosa comprare. Eppure si trova spessissimo con un carrello colmo di prodotti che non aveva assolutamente preventivato. Il 30% degli acquirenti in rete, di cui la maggior parte donne, descrive una sensazione di eccitazione e appagamento nell’acquisto online, per poi cadere pochi minuti dopo in una profonda frustrazione e senso di colpa per aver fatto gli acquisti, per poi tornare quasi subito a riempire di nuovo il carrello per riprovare di nuovo quella sensazione di appagamento. Si può paragonare il tutto all'effetto di una droga", sostiene Vinciguerra.


Secondo la psicoterapeuta "la sensazione di eccitamento e appagamento che, spesso, l'attività dell'acquistare ci regala innalzando i valori della dopamina, può scatenare la ripetizione del comportamento dell'acquisto indipendentemente dall'oggetto scelto, poiché ricerchiamo proprio la sensazione di eccitazione determinata dall'azione fine a se stessa. Si cade così in una rete compulsiva dalla quale è molto difficile liberarsi".
"Gli acquisti online, come confermano i dati di Eurodap - interviene Dona - rappresentano uno dei pochi settori che resistono alla crisi: la motivazione è sicuramente da ricondurre all'idea che su Internet si possa risparmiare, ma anche alla diffusione di tablet e smartphone che hanno reso più facile la connessione. Non dobbiamo dimenticare, però, che il web va gestito con la giusta consapevolezza, senza lasciarsi prendere dalla fretta e dalla voglia dell'affare a tutti i costi. Ecco perché 'Aggiungi al carrello' mira a fornire ai lettori gli strumenti idonei per navigare in sicurezza".
"Il nostro libro rappresenta una guida per tutti i consumatori per non cadere in trappole commerciali, ma anche in quelle psicologiche. La sensazione di eccitazione che spesso l'acquistare ci regala - aggiunge - è l'inganno psichico da cui ci dobbiamo difendere. A tal proposito abbiamo costruito un percorso di conoscenze, di conoscenza di se stessi per poi suggerire esercizi pratici per risolvere o non cadere nella compulsività dell'acquisto. Rompere il circolo del piacere illusorio di 'acquistare' per poi cadere nel disagio, nel senso di colpa, che trova sollievo nel comportamento compulsivo del comprare. Una guida pratica e utile per acquistare con consapevolezza", conclude.


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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)