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Più birra e amaro così è cambiato il modo di bere dei pugliesi

Adesso la vera sorpresa è che, in Puglia, e per la prima volta, l'alcolismo non più un'emergenza soltanto per le giovani generazioni. Sono gli adulti nelle cosiddette terza e quarta età, in effetti, ad essere potenzialmente esposti al rischio delle dipendenze derivanti dal consumo di alcolici. In Puglia la popolazione anziana si aggiunge a quella giovanile nel rapporto a rischio con le bevande alcoliche. La novità assoluta che si registra nella regione è l'incremento dei consumatori di superalcolici tra i 65enni ed i 74enni e di amari tra i 75enni e gli 84enni. Prevalente, poi, il consumo di vino tra gli over 85. I dati sono durante un incontro nell'aula di criminologia-medicina legale del Policlinico di Bari, nell'ambito del mese della prevenzione alcologica.

Nel corso della presentazione del rapporto è stato spiegato che «la Puglia si attesta sui valori minimi nazionali, tranne che per il consumo di amari che segna un incremento oltre la media (50 per cento uomini e 19 per cento donne)».

Le caratteristiche del consumo di bevande alcoliche starebbero assumendo poi modalità nordiche più che mediterranee, tanto che il consumo di vino è sovrapponibile a quello di birra (64 per cento uomini e 30 donne). La modalità del bere a rischio risulta ridotta solo per gli uomini (17,8 per cento) ed è stabile per le donne (4 per cento). I dati della prossima campagna - è stato aggiunto - saranno più allarmanti ricomprendendo nelle statistiche i giovani tra i 16 ed i 18 anni, alla luce della legge che vieta la somministrazione di alcolici sino al compimento della maggiore età.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)