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Tuo figlio sarà un adulto obeso?

Quali sono i fattori che determinano le probabilità che un bambino diventi un adulto sovrappeso? L'obesità è un tema su cui non mancano certo gli studi, così molti di questi fattori di rischio sono già noti agli scienziati, ma altri, meno ovvi, possono essere scoperti grazie all'aiuto di chi scienziato non è: la gente qualunque, in pratica tutti noi. Ne ha avuto la riprova un team composto da ricercatori dell'Università del Vermont e della Cornell University, che hanno creato un sito nel quale chiedevano agli utenti quali pensavano che fossero i fattori che avevano contribuito maggiormente nella propria infanzia a renderli in seguito degli adulti sovrappeso oppure al contrario snelli.

Il crowdsourscing, ovvero letteralmente, attingere dalla gente, è stato utile su due livelli. Da un lato è stato possibile intervistare un certo numero di persone che hanno risposto alle domande dei ricercatori fornendo dati preziosi. Dall'altro è stata data ai partecipanti la possibilità di formulare nuove domande, che ritenevano utile proporre agli altri utenti al fine di scoprire altri potenziali fattori predittivi dell'obesità. Se molti dei fattori di rischio emersi dalla collaborazione degli utenti sono da tempo già riconosciuti come potenziali responsabili della futura obesità (frequenza degli spuntini, quantità di esercizio fisico, ore di sonno e consumo di tv), alcune delle associazioni emerse grazie alle domande inventate dagli utenti non erano mai nemmeno state prese in considerazione dagli studiosi della materia. Così per esempio si è scoperto che preparare il pranzo che i figli porteranno a scuola e avere con i ragazzi qualche conversazione sulla corretta nutrizione sono due abitudini correlate a un peso sano dei figli in età adulta.

Nel corso di due settimane 532 adulti di lingua inglese hanno visitato il sito interattivo, fornito i propri dati di base (peso e altezza, necessari per determinare l'indice di massa corporea) e risposto alle domande degli esperti, a quelle formulate da altri utenti e approvate dagli studiosi e infine ciascuno ha potuto proporre altre domande ritenute utili allo scopo dell'indagine. Le risposte date sono state messe in relazione all'indice di massa corporea: in questo modo è stato possibile scoprire i collegamenti tra determinate abitudini e comportamenti avuti durante l'infanzia e il peso attuale dei partecipanti.

Ecco alcune delle sorprese in cui si sono imbattuti i ricercatori grazie alle domande formulate dagli utenti. C'è una relazione tra le ore trascorse da soli nell'infanzia e il peso da adulti, così come aver avuto genitori che costringevano a "pulire il piatto", mangiando tutto, è risultato un fattore predittivo di sovrappeso in età adulta. Josh Bongard e Paul Hines, due autori dello studio, ci tengono a precisare che correlazione non vuol dire causa, quindi sarebbe scorretto dire che un certo comportamento ha provocato il sovrappeso, ma certo la presenza di queste associazioni spinge a farsi delle domande.

Coloro che avevano un peso nella norma presentavano alcune esperienze comuni nell'infanzia: in famiglia si preparavano i pasti a partire da ingredienti freschi, i genitori parlavano di nutrizione, da bambini facevano spesso movimento all'aria aperta con la famiglia, dormivano un congruo numero di ore per notte durante la settimana e avevano una buona rete di amicizie. Anche gli utenti che dichiaravano un peso superiore alla norma condividevano alcune esperienze dell'infanzia: il cibo in casa era usato come premio e come punizione, avevano genitori o nonni obesi, bevevano succhi e bibite più spesso dell'acqua, i genitori ponevano loro dei limiti al consumo di cibo e infine erano oggetto di bullismo a scuola.





(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://scienza.panorama.it/salute/alimentazione/Tuo-figlio-sara-un-adulto-obeso

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)