338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Quando internet fa male ai giovani

cufrad news alcologia alcol alcolismo quando internet fa male ai giovani

Quando internet fa male ai giovani
Un uso eccessivo influenza negativamente i comportamenti e l'umore


La sfera psico-emotiva dei giovani può essere pregiudicata da un uso eccessivo di internet. Dell'influenza esercitata dai nuovi mezzi tecnologici sui comportamenti e sull'umore dei giovani si occupa l'Osservatorio Sip (Società italiana di pediatria) su "Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani", che ogni anno fa il punto sulla situazione degli adolescenti della fascia d'età fra i 12 e i 14 anni.
Il rapporto fa emergere come i ragazzi che navigano su internet per più di 3 ore al giorno - circa il 20 per cento del totale - mostra poi comportamenti negativi legati a una cattiva alimentazione, al fumo, al consumo di alcool, al disinteresse nei confronti della lettura e dello sport, e a un rendimento scolastico mediamente inferiore e non soddisfacente.


Maurizio Tucci, il curatore dell'indagine della Sip, spiega: "la fruizione sempre più massiccia di internet e, quindi, la quindi, la sempre maggiore conoscenza dello strumento, invece di indurre i giovani utenti ad atteggiamenti più consapevoli e quindi più prudenti, li spinge ad assumere comportamenti sempre più liberi e trasgressivi".


"Non si tratta comunque di situazioni patologiche", precisa Federico Tonioni, responsabile del Centro per le dipendenze da internet del Policlinico Gemelli di Roma. "Il problema nasce quando la vita in rete non è più in funzione della vita reale ma diventa una realtà esclusiva e non il frutto di una scelta", manifestando una forma di dipendenza.


Un team di ricercatori dell'Università degli Studi di Milano e della Swansea University ha esplorato proprio il campo della dipendenza da internet. Nel lavoro pubblicato su Plos One sono stati evidenziati gli effetti dell'esposizione a internet nel breve periodo su giovani soggetti affetti da internet dipendenza, riscontrando una riduzione del tono dell'umore.


Lo studio, condotto da Roberto Truzoli e Michela Romano presso l'Università di Milano e a da Phil Reed e Lisa A. Osborne della Swansea University, ha esaminato l'impatto immediato dell'esposizione a internet sugli stati psicologici e sull'umore di persone dipendenti da internet e su utenti di internet non dipendenti, con un'età media di 24 anni. I 60 partecipanti hanno svolto una batteria di test psicologici per esplorare i livelli di dipendenza da internet, l'umore, l'ansia, la depressione, la schizotipia e i tratti di autismo. Quindi i partecipanti hanno utilizzato liberamente internet per 15 minuti e successivamente sono stati nuovamente valutati per l'ansia e l'umore.
Un primo risultato dello studio è che le persone dipendenti da internet hanno evidenziato una marcata riduzione del tono dell'umore subito dopo aver smesso di utilizzare internet rispetto ai partecipanti non dipendenti, rilevando un evidente impatto negativo sull'umore.

 
L'impatto negativo immediato sull'umore delle persone dipendenti può contribuire all'aumento dell'uso di internet da parte di questi individui che cercano di modificare il loro umore impegnandosi ulteriormente nell'utilizzo di internet, rafforzando così la spirale di dipendenza. Questo fenomeno suggerisce un possibile meccanismo di mantenimento del comportamento di dipendenza da internet.


"Il principale dato nuovo del nostro studio è l'evidenziazione di cosa succede all'umore di coloro che sono dipendenti appena smettono di navigare - commenta il Dott. Roberto Truzoli, psicologo clinico del Centro Trattamento Disturbi Depressivi dell'Unità Operativa Psichiatria II (Direttore Prof.ssa Gabriella Ba), Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L. Sacco" - Università degli Studi di Milano.
"C'è evidenza - aggiunge il Prof. Phil Reed - che in rete ci sono alcune brutte sorprese in agguato per il benessere delle persone".
In secondo luogo si è osservato che la dipendenza da internet può essere associata con depressione pregressa, anticonformismo impulsivo e tratti di autismo.


"Si conferma che le persone con pregressi disturbi dell'umore e d'ansia possono essere a rischio di uso eccessivo di internet. La rilevazione di tratti autistici però è una evidenza nuova potenzialmente interessante, ma le ragioni di questa associazione sono attualmente poco chiare e richiederanno nuove ricerche" -, commenta il dott. Roberto Truzoli.


Andrea Sperelli


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)