Quando Internet è una malattia
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Gli adolescenti troppo attaccati a Internet hanno il doppio delle probabilità di danneggiare se stessi. Lo suggerisce uno studio pubblicato su Injury Prevention, condotto su 1.500 ragazzi. Dai risultati è emerso che uno su 10 era moderatamente dipendente dal web e meno dell'1% soffriva di una dipendenza grave.
Come si può capire se c'è una dipendenza? La dipendenza patologica non è proporzionale al tempo che si passa su Internet, ma è collegata al fatto di trascorrere ossessivamente in rete tutto il proprio tempo ricreativo con un'inversione del rapporto tra vita intra-web e vita reale. La persona mostra inoltre una riduzione di interesse per le altre attività.
Quali rischi comporta? In genere l'internetmania amplifica dei tratti premorbosi, dà risonanza a un problema psicotico che era latente. L'utilizzo patologico di Internet inoltre provoca sintomi fisici molto simili a quelli dei tossicomani in crisi di astinenza. Ai sintomi della dipendenza si associano modificazioni dell'umore, alterazione del vissuto temporale, deprivazione del sonno e problemi fisici (dal mal di schiena all'affaticamento oculare).
Che cosa fare per porre rimedio? È bene intervenire precocemente. Negli Usa la strategia è quella di eliminare il pc e sostituirlo con una animale da accudire. Il nostro protocollo di intervento è ideato in tre passi: un colloquio iniziale, degli incontri per individuare la psicopatologia sottostante; l'inserimento in gruppi di riabilitazione, per «riattivare» un contatto dal vivo con le persone.