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Quando l'alcol diventa un problema?

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Quando l'alcol diventa un problema

Si può parlare di alcolismo quando si sviluppa una dipendenza dall'alcol, cioè un bisogno incontrollabile di bere bevande alcoliche. Spesso

chi abusa nel consumo di alcol non è consapevole di avere un problema, ma istintivamente cerca un conforto bevendo prima di situazioni che

possono procurare stress, innescando un meccanismo che lo porterà ad assuefarsi e ad avere quindi bisogno di dosi sempre maggiori di alcol per raggiungere l'effetto desiderato.
L'assuefazione provoca, come per le droghe, l'astinenza, che consiste nella manifestazione di vari sintomi fisici (sudorazione, tremore delle

mani, insonnia, nausea e vomito, allucinazioni), a distanza di tempo variabile, quando si sospende l'assunzione della sostanza.

Si può ipotizzare un problema di dipendenza da alcol quando si risponde affermativamente a una o più di queste domande:

hai mai sentito la necessità di ridurre l'assunzione di alcolici?
ti infastidisce che la gente critichi il tuo consumo alcolico?
ti sei mai sentito preoccupato o colpevole perché bevi?
ti è mai capitato di bere alcolici al mattino per distenderti o per far passare i postumi di una "sbronza"?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce "uso dannoso di alcol" un consumo di bevande alcoliche che avviene in quantità e/o modalità tali da implicare danni alla salute e/o conseguenze sociali negative.
In Italia l'alcol è la prima causa di morte per i ragazzi sotto i 24 anni (compresi gli incidenti d'auto) e, nel mondo, di 2,5 milioni di

persone ogni anno, ma anche di patologie, di danni ad altri e interessa in misura sempre maggiore le fasce più giovani e i paesi in via di

sviluppo. Il consumo nocivo di alcol rappresenta ormai uno dei quattro fattori di rischio, assieme a fumo, dieta scorretta e sedentarietà,

per i principali gruppi di patologie non trasmissibili: malattie cardiovascolari, tumore, malattie polmonari croniche e diabete.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)