"Quei mix mortali di pasticche e alcol,così i nostri ragazzi si giocano la vita"
"Quei mix mortali di pasticche e alcol,così i nostri ragazzi si giocano la vita"
Parlano il docente Raimondo Pavarin e Alessandro Dionigi del Pettirosso. "Sono secoli che lanciamo allarmi" "Il bere moltiplica il fattore di rischio ma gli adolescenti non ne sono consapevoli"
Una ricerca nazionale sui consumi di stupefacenti nella popolazione giovanile fatta nel 2009 con 15m ila interviste in 59 città italiane ha rivelato che oltre il 16% dei 1367 19 - 20enni avvicinati, aveva usato più droghe nella stessa serata nel corso nell'ultimo mese. Per uno su tre il mix contemplava anche l'alcol. "Sono abitudini estremamente preoccupanti - spiega Raimondo Pavarin docente di Paradigmi della dipendenza alla facoltà di Scienze della formazione - che a volte nascono dalla necessità di gestire gli effetti delle varie sostanze. Se ho sniffato cocaina, (che mi tiene sveglio), e il giorno dopo devo andare a scuola o a lavorare, chiedo aiuto all'eroina che ha un effetto calmante e mi farà dormire. Dallo stesso studio nazionale risulta che tra gli under16 il consumo congiunto di droghe è estremamente raro, per non dire assente: un solo caso sui 1300 intervistati". L'alcol al quale si accede intorno ai 12-13 anni, deve essere considerato un moltiplicatore del fattore di rischio. "Sono secoli che lanciamo l'allarme, fermo restando che la risposta di ciascuno è diversa e perciò imprevedibile - dice Pavarin - non so nulla del ragazzo morto ieri e sono molto dispiaciuto per lui e per la sua famiglia, ma l'utilizzo di ketamina e ecstasy (che non sono mai droghe di esordio) contiene di per sé un pericolo altissimo per chiunque". Identica la valutazione di Alessandro Dionigi, del Pettirosso: "Il policonsumo hard espone sempre il consumatore ad un pericolo severo. La ketamina, che non è nata per gli uomini (è un farmaco veterinario usato soprattutto per i cavalli, ndr) è una sostanza pesante. Associata ad altre droghe dà un colpo violentissimo all'organismo. In situazioni non protette, è facile che mandi in coma chi l'ha assunta. Anche perché l'uso puro è abbastanza raro. In genere viene assunta, anche iniettata o sniffata, insieme a ecstasy liquida. E non è infrequente l'utilizzo parallelo della cocaina. Sono tutte sostanze che segnalano una ricerca estrema, assai rischiosa se il soggetto non è esperto e non sa nulla o quasi di ciò che sta maneggiando". Dionigi sottolinea che malgrado gli sforzi, "l'informazione sugli effetti degli stupefacenti è ancora carente. Circolano migliaia di notizie attorno alla droga, e gli adolescenti sanno tutto di come "calarsi" una pasticca e quando e in che circostanza. Ma non sono consapevoli dei rischi che corrono".