Quel russìo molesto da non sottovalutare
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Roncopatia: cosa fare
La Repubbica.it 19 marzo 2009
Non solo un materasso sbagliato può disturbare il sonno. Per circa 20 italiani su 100 è la roncopatia il nemico numero uno del riposo. Del proprio e di quello di partner e conviventi. I gorgoglii emessi dal "ronfleur" sono causati da restringimenti o ostruzioni delle vie aeree superiori. Deviazioni del setto nasale, polipi, restringimenti a livello della faringe, quando si respira, il passaggio dell'aria: questa quando riesce ad entrare passa più velocemente e si ha la vibrazione di palato molle (velo pendulo), lingua, tonsille, epiglottide. Altra causa è il rilassamento stesso di questi tessuti. In sostanza si è costretti a respirare a bocca aperta. Il problema non va sottovalutato, può essere il primo step verso le pericolose Apnee ostruttive notturne. Segnale d'allarme è se il russare si interrompe all'improvviso, perché infatti si sta trattenendo il respiro, e riprende dopo poco previo un profondo respiro. Un segnale può anche essere la tendenza ad addormentarsi subito dopo aver cenato. È con la polisonnografia che si individua il problema.
5 consigli
1. Consumare cene leggere e diminuire l'alcol: questo provoca infatti durante il sonno l'arretramento della lingua per un eccessivo rilassamento. Dimagrire se si è in soprappeso.
2. Umidificare la camera da letto, l'aria troppo secca costringe a respirare con la bocca.
3. Cercare di addormentarsi sdraiati su un fianco o a pancia in giù per evitare il conseguente rilassamento dei tessuti di velo pendulo e ugola.
4. Sfruttare i dispositivi topici: i cerotti nasali, quelli utilizzati anche nello sport, permettono più facilmente di respirare dal naso e non dalla bocca: due striscioline flessibili allargano i passaggi nasali. Utili in caso di roncopatia per problemi respiratori o congestioni nasali e di facile utilizzo, come anche le mascherine nasali e i nebulizzatori.
5. Un po' più complesso, l'utilizzo dei bite appositi: grazie a una vite si regola il graduale avanzamento mandibolare, fino ad ottenere il passaggio dell'aria sbloccando la parte posteriore della lingua, bloccata per ipotonia dei tessuti, accumulo di adipe nella faringe, ipertrofie.
La chirurgia
Un approccio solitamente risolutivo alla roncopatia è quello chirurgico ma che solo lo specialista potrà consigliare. Se questa è causata da un'ostruzione nel setto nasale, per via di una deviazione, di polipi o ipertrofie, si ricorre a un intervento simile a una rinoplastica, si asportano ostacoli ossei o cartilaginee. Se invece, come più spesso accade, la roncopatia è causata dalla vibrazione del palato molle si ricorre a una uvulo-faringo-palato-plastica, possibile oggi con la tecnica laser Co2, ad anidride carbonica pulsato, per aumentare lo spazio orofaringeo. (m. g.)